Christian Raimo, docente, scrittore, saggista, e attivista politico, è stato sospeso dall’insegnamento per tre mesi, e gli è stata applicata la decurtazione del 50% dello stipendio.

Ad attuare questa decisione è stato l’Ufficio Regionale del Lazio, in quanto un intervento di Raimo, è stato considerato “offensivo ed oltraggioso” nei confronti del ministro dell’istruzione Valditara.

In realtà si sta parlando di una conferenza pubblica, in cui Raimo si è avvalso di esercitare il sacrosanto diritto di parola e di espressione, che però subito gli è stato contestato.

Egli ha criticato l’operato di Valditara, non esprimendo pareri sulla sua persona ma soltanto in qualità di ministro. È stata criticata la sua ideologia, che va palesemente a gravare sull’operato, e quindi sul funzionamento dell’istituzione scolastica.

Oggetto di scalpore è stata la frase “Va colpito come la Morte Nera”, che presa così può essere fraintendibile, ma che in realtà è stata ampiamente esemplificata da Raimo. Egli ha spiegato che si tratta di una metafora presa da un film, e che va ad indicare tutti quei politici mal funzionanti che, come dei flagelli, colpiscono gli stati.

È stato inoltre accusato di aver offeso l’istituzione scolastica, aggravato dal fatto che è lo stesso settore per cui lui lavora.

In realtà come si può ben comprendere dai video integrali della manifestazione che girano su internet, è evidente che non viene fatto nessun attacco al sistema scolastico.

Il Miur (Ministero dell’Istruzione e della Ricerca), ha ritenuto invalidante questo tipo di intervento, irrispettoso nei confronti del ministro, e soprattutto, come un plot twist, un attentato ai principi della Costituzione.

Da aggiungere che Raimo ha dato voce ai pensieri di tanti colleghi e lavoratori del settore, che però forse non hanno coraggio o occasione di esprimersi apertamente.

Non c’è altro da aggiungere, ma è forse educativo chiudere l’articolo così:

Art. 21

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.” 

Art. 15

La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.”

Se la Costituzione non è osservata da chi l’ha proposta, come potremmo sperare in uno Stato migliore?

 

 

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