Napoli: “Il modello Caivano? Mi pare una grande palla. Stringi stringi consiste, per quello che ho capito io, in una sola cosa: è stato riqualificato un impianto sportivo abbandonato, è stato recuperato con procedure eccezionali e poteri commissariali ed è stato dato in gestione a un corpo dello Stato”.
Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto a un incontro promosso da La Repubblica a Scampia.
De Luca ha ricordato gli interventi che la Regione ha messo in campo per Caivano che riguardano le politiche sociali con la realizzazione al Parco Verde di due piccoli campi sportivi, evidenziando che l’intervento è stato fatto “prima che partisse questa gande campagna pubblicitaria priva di contenuti” ed ha ricordato che sta per partire il programma di riqualificazione urbana che riguarda gli alloggi Acer e le iniziative per favorire il lavoro.
Parlando del tema della sicurezza a Caivano, De Luca ha detto: “La situazione è cambiata? Lì stiamo esattamente come stavamo prima, tanto le elezioni europee sono state fatte e quindi ci possiamo rilassare”.
Riguardo poi a Scampia, il quartiere di Napoli dove si tiene l’iniziativa di Repubblica (‘Scampia in movimento: ripartire dalle periferie’), De Luca ha detto che si tratta di “un tema che riguarda la dignità di Napoli, della Campania e del Sud.
L’immagine che arriva in genere di Napoli e del Sud è stata segnata per decenni da elementi negativi: la camorra e i rifiuti. Noi abbiamo tanti problemi, ma siamo anche la parte dell’Italia fatta di storia, bellezza, cultura e umanesimo e dobbiamo iniziare a rivendicarlo. Siamo una parte irrinunciabile dell’Italia, senza Napoli e senza il Sud, l’Italia è un’altra cosa”. De Luca ha ricordato che il tema delle periferie “è essenzialmente urbano che investe in prima persona le amministrazione comunali, per i servizi la Regione e per i servizi di sicurezza lo Stato. E’ un tema estremamente complesso e richiede uno sforzo straordinario. Mi sembra – ha proseguito – che sia in corso un programma di rigenerazione urbana, si iniziano le demolizioni. Per quanto riguarda le politiche sociali le varie istituzioni devono intervenire insieme, mentre la sicurezza è compito dello Stato”.