Il capo del Governo Giorgia Meloni, nell’intervista rilasciata in data odierna a “Donna Moderna”, ha affermato esplicitamente che il reato di violenza sessuale sulle donne è commesso maggiormente da immigrati, in particolar modo da quelli clandestini.

Ha premesso che tale affermazione avrebbe potuto essere considerata razzista, ma lei è parsa particolarmente convinta riguardo le parole dure e determinanti che ha osato pronunciare.

Prima di affermare determinate sentenze, specialmente se rilasciate in ambito mediatico, è giusto attenersi a dei dati statistici in modo da autentificare la propria tesi.

Secondo un’indagine statistica, riportata anche su “Pagella Politica” nel 2022, la percentuale di aggressori stranieri ammontava al 39%, corrispondente all’8% circa della popolazione in Italia.

Dato che la violenza sulle donne è un fenomeno sempre in divenire, è necessario prendere come campione di riferimento indagini di recente studio.

L’ultima analisi a riguardo risale al 2022, vale a dire che le percentuali non sono state aggiornate.

Da premettere che il governo già da un po’ cerca di arrampicarsi sugli specchi con exploit di questo genere. Di fatti, se si inseriscono in un qualsiasi motore di ricerca le medesime parole della Meloni, vengono filtrati risultati analoghi risalenti già a diversi anni fa.

Il prevenire le accuse da parte del popolo, non fa altro che emergere un’evidente insicurezza retorica riguardo ciò che si sta per affermare, non avendo gli strumenti necessari per confutare la propria tesi e contrastare eventuali antitesi.

Che il popolo italiano sia poco intellettuale è vero, che sia facilmente abbindolabile idem, ma oggigiorno, e fortunatamente direi, grazie anche all’utilizzo di internet e della facilità di accesso ai vari canali d’informazione, si ha modo di verificare personalmente le notizie che vengono tramandate.

Purtroppo, questa realtà viene spesso considerata scomoda dai politici soprattutto, ma in generale da tutti i personaggi potenti, poiché grazie anche ai social si ha modo di avere un confronto simil-diretto con i cittadini, ove tutti hanno più o meno modo di esprimere le proprie opinioni, ed eventualmente anche il proprio dissenso.

È vero che a volte si sfocia nella più totale maleducazione ed irrispettosità, ma resta il fatto che poter avere un occhio diretto sui punti di vista del popolo che si governa è un ottimo strumento per regolare e gestire il proprio lavoro.

Come se non bastasse, oltre ad essere già stata involontariamente appoggiata precedentemente da Valditara, anche Matteo Salvini pare essere della stessa opinione.

Ultimo evento drammatico che ha segnato la vita di una giovane diciannovenne è accaduto sabato 23 novembre a Napoli. Un uomo di 38 anni, fintosi un tassista, ha osato molestare e percuotere la giovane cliente, privandola del cellulare per paura di essere ripreso. Fortunatamente la ragazza ha avuto la forza di reagire, gettandosi dall’auto in corsa. L’uomo è stato arrestato.

È stato un uomo italiano, ma non è l’unico purtroppo.

 

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