Attualità. I sette migranti fermi in Albania torneranno in Italia.

I sette migranti di origine bengalese ed egiziana, che sono attualmente trattenuti in territorio albanese, verranno trasferiti in Italia, sbarcando nel porto di Brindisi.

Il tribunale di Roma non ha esitato a disporre il caso sotto agli occhi della Corte di giustizia europea, che la settimana scorsa ha decretato il fermo degli immigrati.

Si dice che l’Italia abbia giocato d’anticipo ad organizzare il viaggio per i richiedenti asilo, rispettando quello che è l’articolo 10 della Costituzione.

Esso recita: “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge”.

Ciò detto, L’Italia per legge è tenuta ad ospitare stranieri ed extracomunitari provenienti da paesi ad alto rischio, o comunque da paesi culturalmente e burocraticamente retrogradi, dove i diritti personali, che in Italia sono inviolabili, non sono concessi.

A loro, inoltre, è concesso richiedere lo “status” da rifugiato, nel caso in cui si dovessero sentire in pericolo nel loro territorio di provenienza.

Una volta fatto richiesta, dal momento in cui il tribunale rilascia il permesso, essi hanno pieno diritto di soggiornare in territorio italiano, ammettendone l’irregolarità.

Ad essi sono garantiti e riconosciuti i medesimi diritti dei cittadini autoctoni, senza fare alcuna distinzione. Hanno pari dignità degli altri cittadini.

Anche se la Costituzione prevede una certa ospitalità ed accoglienza da parte della Repubblica, purtroppo non sempre il Governo si mostra così disponibile, andando contro a quelli che sono propriamente detti “principi fondamentali” della Costituzione.

A volte il buonsenso dovrebbe fungere da guida in determinate decisioni e azioni, che sono determinanti per la vita e la dignità di molte persone. Bisognerebbe tenere a mente che i fortunati di oggi potrebbero essere gli sfortunati di domani.