Italia: In una società abituata al possesso e al controllo, gli smartphone sono diventati uno strumento necessario che ci accompagna quotidianamente; questo, di certo, ha provocato un allontanamento volontario dal mondo della lettura, in particolare tra i giovani che tendono a leggere sempre di meno. Taluni, addirittura, hanno ammesso di non aver mai letto un libro durante l’arco della loro vita.

Come è possibile? Perché i libri non sono più necessari alla generazione odierna? E, perché, seppur lettori, anche i più adulti hanno scelto liberamente di leggere molto meno?

Questi sono solo alcuni nodi da sciogliere se si pone l’attenzione all’editoria e al rapporto inversamente proporzionale tra libri venduti e libri letti in un anno.

Secondo uno studio odierno condotto dallo studioso e sociologo Paolo Crepet, gli smartphone sono uno dei motivi di pigrizia che allontana dalla lettura.

Quanto è giusto addossare ai social la mancanza di volontà di leggere? Gli smartphone, senza dubbio, hanno la capacità di distrarre e di reperire notizie velocemente, ma non bisogna farne capro espiatorio.

Nella frenesia del quotidiano c’è pigrizia intellettuale e svogliatezza, e per quanto i social abbiano la loro fetta di «colpa», è necessario ricercarne le cause nella diseducazione alla lettura: educhiamo noi stessi a leggere!

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