SINISTRA ITALIANA MARANO ED UGS MARANO IN PIAZZA PER RIBADIRE A GRAN VOCE IL
NO AL DDL CALDEROLI SPACCA ITALIA.
LA NOSTRA RESISTENZA CONTINUA NELLE PIAZZE E NELLE ISTITUZIONI.
Domani le nostre attiviste ed attivisti saranno in piazza alla manifestazione nazionale che si terrà a Piazza Garibaldi domani 16 marzo alle ore 14,30. Le nostre ragioni sono ben spiegate nel comunicato che abbiamo proposto all’indomani dell’approvazione della nostra mozione in consiglio comunale per il contrasto al disegno di legge sull ‘autonomia differenziata.
“Approvata la nostra mozione.
Il gruppo consiliare Fanelli Sindaco La Città dei Diritti ha presentato in Consiglio Comunale, una mozione che Sinistra Italiana sta portando in discussione in tanti consigli comunali. La nostra coordinatrice, Stefania Fanelli, prima firmataria della mozione insieme al consigliere del gruppo Luigi Savanelli nella seduta di giovedì 15 febbraio l’hanno illustrata e discussa. Il Consiglio Comunale ha approvato la mozione esprimendo la netta contrarietà al disegno di legge meglio noto come SPACCA ITALIA.
Occorre una rivolta dei Comuni del Sud contro una vera e propria secessione dei ricchi verso i più deboli.
È prioritaria una mobilitazione che parta innanzitutto dal Sud con gli strumenti democratici a disposizione, a partire innanzitutto dai consigli comunali. È in atto una vera e propria secessione dei ricchi ed una rottura irreversibile della coesione nazionale riducendo il Paese a brandelli . Si vuole togliere completamente la competenza allo Stato, ai Ministeri in comparti strategici per il Paese come : SANITÀ, SCUOLA, LAVORO, TUTELA AMBIENTALE.
I servizi pubblici, i diritti delle persone saranno parametrati alla ricchezza ed al gettito di ogni regione. Una secessione interna che condanna il Sud ed i suoi abitanti a vivere in condizioni differenti al resto del paese. Si profila la creazione di altrettanti sistemi sanitari, altrettanti sistemi scolastici, altrettanti centri di decisione sulle grandi infrastrutture. Quindi diversi contratti collettivi di lavoro da Regione a Regione. Diversi salari : un’autostrada aperta verso le gabbie salariali!L’autonomia differenziata allargherebbe la forbice delle disuguaglianze per la perdita di diritti e per la rottura del principio di solidarietà garantito dal sistema fiscale progressivo sancito in Costituzione.
In sintesi si gioca una partita pericolosissima per il Sud, il disegno di Umberto Bossi iniziato nel 1985 sta per essere concluso dal Salvini nazionale e dai Fratelli di mezza Italia. Le regioni del Nord chiedono di evocare a sé non solo il gettito fiscale ma anche i comparti di competenza dello Stato Centrale. In sintesi il disegno ordito nei confronti del mezzogiorno è legare le risorse dello Stato alle entrate fiscali generate dal territorio . Si pretende che le risorse dello Stato debbano essere definite sulla base del fabbisogno standard e cioè sulla quantità sulla quantità di servizi erogati e presenti sul territorio sulla base dei tributi versati sul quel territorio. Il tutto equivale che i diritti ed i servizi essenziali delle persone saranno stabiliti dal reddito e dal luogo in cui vivono. Il che equivale che nei territori in sofferenza le condizioni di vita delle persone non potranno migliorare erogando servizi pubblici essenziali. Ci saranno ancor meno ,nelle regioni del mezzogiorno, meno ospedali, meno scuole meno investimenti e trasferimenti pubblici.
Per le regioni del Nord la piena potestà su 23 materie e 500 funzioni rappresentano un conto molto salato per il resto degli italiani che vivono in Regioni con redditi più bassi e con un monte inferiore di tributi erariali.
C’è invece un Mezzogiorno dei diritti, dei diritti negati e della precarizzazione per questo occorre un grande patto tra chi davvero vuole cambiarlo e chi vive in condizioni di grande disagio.
Occorre una grandissima mobilitazione che parte proprio dal Sud tra le istituzioni democratiche, organizzazioni sociali, civili perché
questa è una battaglia di democrazia e di giustizia sociale.
Il nostro gruppo consiliare di riferimento ha ritenuto far esprimere il consiglio comunale e l’amministrazione per tutelare i diritti degli abitanti di questo territorio.
L’autonomia differenziata rappresenta una pietra tombale sui principi di uguaglianza e solidarietà ed i primi a pagarne le spese saranno gli enti locali, i primi a pagarne le spese sara’ la parte più fragile delle città del Mezzogiorno.
Sinistra Italiana sta portando avanti una grande battaglia nelle piazze ed in Parlamento. Lo ha chiarito bene il nostro Capogruppo al Senato Peppe De Cristofaro. Ricorreremo sino anche al referendum abrogativo o alla Corte Costituzionale. La RESISTENZA non si evoca , si pratica”
SINISTRA ITALIANA MARANO