Una risposta grave e inaccettabile che criminalizza con strumenti repressivi la solidarietà e l’impegno umanitario inquadrandolo come un atto di terrorismo. Secondo il ministro Ben-Gvir tutti gli attivisti arrestati saranno trattenuti in detenzione prolungata nelle prigioni israeliane di Ketziot e Damon, utilizzate per detenere i terroristi in condizioni rigorose tipicamente riservate ai prigionieri di sicurezza. Oltre al sequestro delle imbarcazioni che saranno poi riutilizzate dalle forze dell’ordine israeliane.
Tale azione non potrà assolutamente trovare alcun appoggio o silenzio dalla comunità internazionale, dall’Unione Europea e dal Governo Italiano in quanto rappresenta un attacco diretto ai valori universali della solidarietà e dell’impegno civile per i diritti umani.ì
Noi non resteremo a guardare. Se Israele decidesse di mettere in pratica arresti e carcere duro per gli attivisti della Global Semud Flotilla, impegniamoci tutte e tutti per una grande mobilitazione internazionale. La più grande mai vista!
Comunicato stampa Stefano Ioffredo


