di Harry di Prisco
I cenoni di Natale e Capodanno sono archiviati, se siamo sopravvissuti lo dobbiamo
anche a chi prima delle feste natalizie ha controllato la genuinità degli alimenti in
modo che potessimo trascorrere in serenità questi giorni dedicati alla famiglia. Gli
Italiani hanno speso 3,2 miliardi per la tavola, 300 milioni in più dello scorso anno,
una parte considerevole è andata per i prodotti ittici che hanno avuto un maggior
rincaro. Secondo la Coldiretti il 71% della spesa è stata per il pesce, con la difficoltà
a reperire alcune tipologie di prodotti come ad esempio le vongole. Si comprende
come dei malintenzionati cerchino di sfruttare tale situazione mettendo sul mercato
prodotti di dubbia origine. Per nostra fortuna la Guardia Costiera si è concentrata
sull'attività di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, che ha permesso di
effettuare, solo in Campania, 93 sequestri, per oltre 6 tonnellate di prodotto ittico, con
conseguente contestazione di 115 illeciti per un importo complessivo di 150.000
euro. Intensa l'attività di controllo condotta dalla Guardia Costiera di Torre del
Greco che, grazie al coordinamento del 4° Centro Controllo Area Pesca della
Direzione Marittima della Campania, ha operato, oltre che nei comuni costieri di
competenza nella provincia di Napoli, anche nelle aree dell’entroterra campano di
Caserta e Benevento, con oltre 50 ispezioni, elevando 21 sanzioni amministrative per
un ammontare complessivo di circa 30mila euro. Tutelare il prodotto ittico made in
Italy, scoraggiando pratiche illecite, anche informatizzate, finalizzate a carpire la
buona fede del cittadino, danneggiare la risorsa ittica e a minare la concorrenza leale
sul mercato tra gli operatori del settore è stato l’obiettivo dell’operazione
brillantemente condotta dalla Guardia Costiera di Torre del Greco. Le operazioni di
prevenzione e contrasto sono state sviluppate attraverso le consolidate attività di
intelligence ed anche a seguito dell’attenta analisi di dinamiche e canali di
commercializzazione di nuova generazione, quali l’e-market e le piattaforme social,
che si affiancano, in maniera sempre più incisiva, a quelle ordinarie. In totale sono
state sequestrate quasi 2 tonnellate di prodotto ittico, in mancanza del requisito
essenziale della tracciabilità delle merci poste in vendita, nonché dell’etichettatura, a
tutela dei consumatori. Il personale della Guardia Costiera di Torre del Greco
complessivamente dai primi giorni di dicembre ha elevato 9 verbali di contestazione
nella provincia di Napoli, nell’ambito costiero di Portici, Ercolano e Torre del Greco,
con sequestro di circa 300 kg di prodotto ittico e 12 verbali di contestazione nella
provincia di Caserta, con sequestro di circa 1700 Kg di prodotto ittico vario. In
particolare nella giornata di sabato 28 dicembre il personale della Capitaneria di
Porto di Torre del Greco, al comando del Capitano di Fregata (CP) Leonello
SALVATORI, ha provveduto ad ispezionare nel territorio di Caserta tre attività
commerciali. Nel corso dell’attività sono emerse gravi violazioni in tutti i punti
vendita, ove erano esposti alla vendita al pubblico diversi prodotti ittici senza
garantirne la dovuta tracciabilità. Per tali prodotti i titolari degli esercizi commerciali
non sono stati in grado di fornire alcuna informazione idonea a risalire alla
provenienza dei medesimi, secondo quanto tassativamente richiesto dalla normativa
europea e nazionale vigente e, pertanto, in mancanza del requisito fondamentale della
tracciabilità, ai fini di tutela dei consumatori, ai predetti operatori sono stati elevati
dei verbali di contestazione di illecito amministrativo, di euro 1.500 ciascuno, mentre
circa 650 Kg di prodotto ittico veniva sottoposto a sequestro per la successiva distruzione.
Nelle giornate del 6 e 13 dicembre sono stati effettuati ulteriori controlli,
congiuntamente con i militari dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale, presso
i rivenditori dei mercati rionali di Ercolano e Torre del Greco, con sequestro
rispettivamente di circa 138 e 85 kg di prodotto ittico e elevati cinque verbali di contestazione.