Caro Anno Nuovo, stai aspettando di irrompere nelle vite di tutti, noncurante di quello che l’anno Vecchio ha lasciato.

È così. Nel baule dei 366 giorni del 2024 può esserci ogni cosa, a te, Anno Nuovo, non importa, perché comunque arriverai.
L’Anno Vecchio ha portato con sé gli errori, le vittorie e le sconfitte, le lacrime e i sorrisi, l’odio e l’amore, le amicizie, gli affetti, gli oggetti da buttare via e quelli nuovi pronti ad adornare; ci sono momenti, ricordi, persone vive e morte, sofferenze e squarci dell’anima, magia e stelle cadenti.
Un detto antico recita “anno bisesto, anno funesto” ma Anno Nuovo a te poco importa, poiché di giorni ne hai 365; è quello Vecchio che ha dovuto fare i conti con un giorno in più: un giorno in più per vivere. Un giorno in più per il tormento. Un giorno in più per l’allegria. Un giorno in più.
Tutti gli esseri umani avranno un motivo o un non motivo per brindare; chiunque, nel mondo, avrà un pensiero preciso e strutturato allo scoccare della mezzanotte.
Portare sulle spalle il carico di un altro anno significa averne la piena consapevolezza, e non tutti gli anni sono uguali. Non tutti gli anni passano allo stesso modo.
Anno Vecchio, puoi essere stato gentile o prepotente, ricco o povero, bellissimo o mostruoso, felice o doloroso ma sei stato. Sei stato vissuto, sei stato colmato di vuoti o di sofferenza o di amore o di gratitudine o di sconvolgimenti; adesso è il momento dei saluti: un po’ di malinconia -o meglio Pucundria, come si usa dire qui a Napoli- che deriva dal vissuto e dal non vissuto, dai momenti e dal sentire.
Caro Anno Vecchio, lasci il posto all’Anno Nuovo. All’anno che verrà. All’Anno che sta arrivando.
Sarà ricco di buoni propositi, e come sempre si cercherà nel profondo quel che si vuol cambiare, migliorare, curare, aggiustare, lasciare andare…
La lista reale o ideale degli obiettivi sarà rispettata? Tutto rimarrà uguale? Tutto cambierà? Non si può sapere, Anno Nuovo. Tu arriverai comunque e porterai con te quel che devi: il tempo che passa.
Caro Anno Nuovo, si attende il tuo arrivo con quel sentimento che solletica l’anima, la accarezza ma la fa fremere; l’augurio è che ogni essere umano possa trovare il suo Tesoro:
«Ascolta il tuo Cuore, Esso conosce tutte le cose». Paulo Coelho/l’Alchimista.

Felice anno nuovo a Tutti.

L'Altra Notizia

You cannot copy content of this page