Dopo il momento di profondo cordoglio e di accorato abbraccio alla famiglia del
Brigadiere Carlo Legrottaglie, il Movimento Sindacale Autonomo Carabinieri (MOSAC) esprime il suo più sentito
dolore per la tragica scomparsa, avvenuta il 12 giugno scorso. Questa tragedia, che ha colpito duramente l’Arma
dei Carabinieri e l’intera società civile italiana, impone una doverosa e ineludibile riflessione. La sua morte non è
solo una perdita inestimabile per l’Arma e per i suoi cari, ma un monito inequivocabile per la società intera e per
chi ha la responsabilità di garantire la sicurezza nel nostro Paese.
Non possiamo permettere che il sacrificio del Brigadiere Legrottaglie si dissolva nella solita retorica. È ora di
affrontare la dura realtà: il lavoro di un Carabiniere non è un impiego come gli altri. Il posto di lavoro non è un
ufficio confortevole e climatizzato; è spesso la strada, il buio, il pericolo inaspettato, dove i margini di sicurezza si
annullano e ogni intervento può trasformarsi in tragedia.
Siamo in un contesto sociale che, per molti aspetti, assomiglia sempre più a un teatro di guerra. I criminali sono
sempre più spietati e organizzati, non esitando a usare violenza efferata. Parallelamente, l’età media degli
operatori sul campo si innalza, mentre i mezzi e le risorse a disposizione sono sempre più risicati.
Nonostante ciò, i nostri Carabinieri, come il Brigadiere Legrottaglie, continuano a operare con dedizione e
coraggio, garantendo la giustizia e la sicurezza dei cittadini, spesso a costo della propria vita.
L’esaltazione dell’estremo sacrificio del collega, come esempio da seguire per onorare il giuramento prestato da
chi sceglie di svolgere il compito istituzionale di difendere la sicurezza dei cittadini e del Paese, attraverso una
certa retorica istituzionale, non restituisce dignità e onore al Carabiniere caduto. Il Governo, le Istituzioni e la
società civile tutta potranno dare un senso alla morte del collega, chiedendo per i Carabinieri, i Poliziotti e i
Finanzieri le giuste e dovute tutele.
Onorare la memoria di un servitore dello Stato come il Brigadiere Legrottaglie significa più che un semplice
ricordo. Significa tradurre il dolore in azioni concrete per migliorare drasticamente le condizioni di lavoro e la
sicurezza della categoria. È indispensabile investire in:
Formazione adeguata e continua: per affrontare le nuove sfide criminali.
Mezzi e tecnologie al’;avanguardia: per garantire maggiore protezione ed efficacia operativa.
Risorse umane sufficienti e anagraficamente più giovani: per un ricambio generazionale che assicuri
prontezza e vigore.
Tutela legale reale e supporto psicologico: per chi è costantemente esposto a rischi e traumi.
Il MOSAC chiede a gran voce che la morte del Brigadiere Carlo Legrottaglie sia l’ultimo sacrificio. Nessun figlio
dovrebbe essere costretto a piangere il proprio padre su una bara avvolta nel tricolore, per la negligenza o
l’indifferenza delle istituzioni.
Il momento di agire è adesso. La sicurezza di chi ci protegge deve essere la priorità assoluta!
MOSAC
Comitato Nazionale
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