Negli ultimi anni il fenomeno della fast fashion e dell’e-commerce a basso costo ha conosciuto un’espansione senza precedenti. Tra le piattaforme più discusse c’è Temu, marketplace che promette prodotti di ogni genere a prezzi stracciati, attirando milioni di consumatori in Europa e nel mondo. Ma ormai sappiamo che dietro a queste offerte super convenienti, si celano rischi legati alla qualità, alla sicurezza e – come dimostra il caso che raccontiamo oggi – anche al rispetto delle leggi su proprietà intellettuale e diritto d’autore.
La vicenda riguarda un consumatore romano che lo scorso maggio aveva ordinato su Temu alcuni articoli per un valore complessivo di 42,13 euro. Si trattava di palloncini per feste, spugne per la cucina, un costume da bagno, una maglietta e dei fermagli per capelli da bambina. Proprio questi ultimi due prodotti hanno destato sospetti all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che li ha fermati in dogana e sottoposti a sequestro.
Alla fine di agosto, secondo quanto riportato da Greenme.it, l’uomo ha ricevuto una comunicazione ufficiale contenente un verbale di constatazione per contraffazione e sequestro amministrativo. La sanzione comminata è stata salatissima: 612,80 euro, quasi 15 volte il valore dell’ordine.
Nel verbale si legge che i prodotti sequestrati erano una maglietta ispirata al film “Monsters & Co.” e una confezione di fermagli per capelli ispirati al film “Inside Out”. A seguito di verifiche, è stato richiesto l’intervento dei consulenti legali di Disney Enterprises Inc., che il 18 luglio 2025 hanno certificato la natura contraffatta degli articoli.
Sulla base di tale perizia, l’Agenzia delle Dogane ha applicato l’art. 1 comma 7 bis del DL 35/2005, che prevede una multa da 300 a 7.000 euro per chi introduce nel territorio nazionale prodotti contraffatti provenienti da Paesi extra-UE. Oltre alla sanzione, è scattato anche il sequestro amministrativo della merce.
Il consumatore, incredulo, si è rivolto al Codacons per ottenere assistenza legale.
La posizione del Codacons
L’associazione ha definito il caso “controverso”: ai fini doganali il cittadino è stato considerato un vero e proprio importatore, quindi responsabile della violazione. Tuttavia, chi acquista online su piattaforme come Temu non ha la possibilità di verificare prima la merce, né di accertarsi che il prodotto disponga delle licenze necessarie.
Il Codacons invita quindi i consumatori a prestare massima attenzione agli acquisti da Paesi extra-UE, evitando articoli che riprendono marchi o personaggi famosi venduti a prezzi troppo bassi per poter essere autentici.
La replica di Temu
La piattaforma ha precisato che i prodotti in questione sono stati già rimossi dal marketplace. Temu, spiegano in una nota, è un portale che ospita venditori indipendenti, i quali sono tenuti a rispettare i diritti di proprietà intellettuale. L’azienda ha ricordato di avere un sistema di monitoraggio proattivo e un portale dedicato ai titolari di marchi per segnalare violazioni.
Inoltre, Temu sottolinea di essere membro dell’International Trademark Association (INTA) e di aver firmato un Memorandum of Understanding con la International AntiCounterfeiting Coalition (IACC), impegnandosi a rafforzare la lotta contro la contraffazione online.
Tante belle parole, come spesso accade in questi casi, ma alla fine i controlli risultano troppo spesso inefficaci, lasciando i consumatori esposti a rischi concreti.