Piloda Defence, il nuovo dipartimento di
Piloda Shipyard dedicato all’ingegneria navale avanzata per applicazioni militari e
strategiche, sarà presente alla prossima edizione di Seafuture, la fiera internazionale
ospitata nella Base Navale dell’Arsenale Militare di La Spezia e dedicata a innovazione,
tecnologie marittime, difesa, dual‐use e blue economy.
La partecipazione segna un passaggio importante nella strategia di Piloda Defence, che si
presenta al mercato con soluzioni in fase pre-commerciale ad alto contenuto tecnologico,
sviluppate per rispondere alle esigenze operative del comparto SAR (Search And Rescue)
e della difesa navale.
In occasione della fiera, Piloda Defence presenterà in anteprima due progetti dedicati al
Search And Rescue, i modelli PD15 e PD21, e una piattaforma Unmanned Surface Vessel
(unità di superficie senza equipaggio), l’USV12, sviluppata in collaborazione con VN
Maritime e Havelsan.
Il PD15 è una nuova generazione di unità ad alte prestazioni per missioni di ricerca e
soccorso a medio raggio. Lo scafo è realizzato in materiale composito ad alta resistenza
con tecnologia di infusione sottovuoto, in conformità con i regolamenti del RINA per la
navigazione illimitata e certificato con le principali notazioni di sicurezza — tra cui Self-
Right, Unsink e Green CP. L’imbarcazione è progettata per operare in tutte le condizioni
meteo-marittime, fino a cinque metri di onda significativa e venti di forza 7. La plancia, con
un campo visivo di 225 gradi e sei sedute ammortizzate, integra una suite completa di
navigazione e comunicazione con copertura CCTV. Gli interni ospitano un’area equipaggio
con quattro cuccette, cucina, servizi e dinette, mentre il ponte di coperta è configurato per
interventi rapidi ed efficienti grazie a piattaforme idrauliche di recupero, mezzi dedicati
come il Rescue Runner e dotazioni mediche complete. Il progetto ha già ottenuto un
importante riconoscimento operativo, con fino a 40 unità commissionate dalla Guardia
Costiera italiana.
Il PD21, interamente costruito in alluminio, è invece pensato per missioni SAR a lungo
raggio. Anch’esso progettato secondo i regolamenti del RINA e dotato delle notazioni di
classe più avanzate, può operare in condizioni estreme fino a sette metri di onda e venti di
forza 8. Spinto da due motori diesel MAN entrobordo abbinati a idrogetti Kamewa FF600,
raggiunge una velocità di 28–30 nodi e garantisce un’autonomia di 600 miglia nautiche. Il
layout prevede spazi separati per l’equipaggio e per i naufraghi: sottocoperta si trovano
cabine per quattro membri di equipaggio, cucina, dinette e servizi, mentre un’area dedicata
può accogliere fino a 34 persone con supporto medico. Una sala multifunzionale adiacente
alla timoneria consente di allestire un centro operativo o un presidio sanitario. A poppa, un
ampio ponte protetto con sistemi di recupero rende il PD21 una piattaforma altamente
efficiente per operazioni di soccorso su larga scala.
Il terzo protagonista è l’USV12, una piattaforma navale di 12 metri configurabile per
operazioni con equipaggio o completamente senza equipaggio. Sviluppata
congiuntamente da VN Maritime e Havelsan, in collaborazione con Piloda Defence, si
distingue come uno dei progetti più innovativi presentati a Seafuture. Il design si basa sullo
scafo brevettato Rafnar Hull, che garantisce eccezionale stabilità e sicurezza anche in
condizioni di mare impegnative. L’USV12 rappresenta una nuova generazione di
piattaforme navali, integrando l’avanzata competenza progettuale di VN Maritime con le
tecnologie di mission control e autonomia di Havelsan, per offrire una soluzione versatile
alle operazioni marittime del futuro.
“Con il progetto USV12, la nostra ambizione è unire comprovate performance di tenuta di
mare con avanzate capacità autonome,” afferma Orkun Özek, Chairman di VN Maritime.
“La nostra partnership con Havelsan dimostra come la nostra ingegneria possa fondere
con successo innovazione e affidabilità operativa, offrendo una piattaforma solida sia per
missioni di difesa che di ricerca e soccorso.”
“La collaborazione sull’USV12 conferma l’impegno di Havelsan nel plasmare il futuro delle
tecnologie navali senza equipaggio,” spiega Deniz Remzi Dumlu, Director of Naval
Programs di Havelsan. “Combinando l’expertise di VN Maritime nelle piattaforme navali
ad alte prestazioni con i sistemi di missione integrati di Havelsan, stiamo creando una
soluzione che rafforzerà la sicurezza marittima e incrementerà l’efficacia operativa per i
nostri partner.”
“Con i progetti PD15, PD21 e USV12 intendiamo non solo rispondere alle necessità
operative immediate di ricerca e soccorso, sorveglianza e compiti militari, ma offrire
soluzioni che integrino automazione, affidabilità e standard operativi elevati,” dichiara
Donato Di Palo, CEO della divisione Piloda Shipyard e Co-Founder di Piloda Group.
“Pur essendo prodotti in fase pre-commerciale, siamo convinti che la robustezza dei
progetti e l’esperienza maturata in oltre 15 anni di supporto tecnico alle unità militari ci
consentiranno di affrontare efficacemente la produzione su scala. Seafuture rappresenta
per Piloda Defence l’occasione per stringere relazioni decisive e consolidare la nostra
presenza competitiva nel settore istituzionale della difesa.”
Grazie alla partecipazione di delegazioni straniere, contractor internazionali e istituzioni
militari e civili, Seafuture rappresenta per Piloda Defence un palcoscenico privilegiato per
presentare i propri asset tecnologici, rafforzare i rapporti con Guardia Costiera, Guardia di
Finanza e Marina Militare ed espandersi nei mercati esteri, con particolare attenzione ai
Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
La presenza alla fiera si inserisce in un percorso di crescita che vede Piloda Defence
affermarsi come hub tecnologico regionale per lo sviluppo di piattaforme navali di nuova
generazione, unendo soluzioni SAR avanzate e sistemi unmanned per la difesa e la
sicurezza marittima.

