Dopo il referendum dell’8-9 giugno 2025, che ha comportato un ingente
costo senza produrre risultati concreti, emerge una domanda cruciale:
perché la sinistra e i sindacati non intervengono su temi fondamentali,
sentiti ogni mese dai cittadini? La Confederazione Sindacale Europea
Lavoratori e Pensionati – Umbria  , attraverso Niccolò Francesconi,
commissario regionale Umbria e responsabile del Comitato No al
referendum e dell’Astensione consapevole, rilancia la necessità di
azioni concrete su questioni sociali ed economiche prioritarie.

Salario minimo e sicurezza sul lavoro

È urgente garantire un salario minimo di 10 euro all’ora per tutti i
lavoratori, tutelando la dignità di chi contribuisce alla crescita
economica del Paese. Al contempo, la sicurezza nei luoghi di lavoro deve
essere rafforzata tramite controlli rigorosi e sanzioni adeguate per chi
non rispetta le normative.

Contratti e tutela dei lavoratori

Si propone una riduzione del numero massimo di contratti a termine da
quattro a due, con l’obbligo di trasformazione in contratti a tempo
indeterminato. Se questa condizione non viene rispettata, l’azienda
dovrebbe essere soggetta a un blocco delle assunzioni, scoraggiando
così la precarizzazione del lavoro.

In caso di licenziamento, si chiede un innalzamento del risarcimento: da
6 a 12 mensilità nelle piccole aziende e fino a 36 mensilità nelle
imprese con oltre 15 dipendenti, garantendo una maggiore tutela ai
lavoratori.

Cittadinanza e protezione economica

È necessaria una revisione dei criteri per l’ottenimento della
cittadinanza italiana, elevando il requisito di residenza da 10 a piu’
anni, includendo esami e requisiti più stringenti. Inoltre, si chiede
l’introduzione di un minimo impignorabile di 1.000 euro per i
lavoratori, come già previsto per i pensionati, affinché venga
tutelato il reddito minimo necessario alla sopravvivenza.
Verso un cambiamento reale
Le misure sopra citate mirano a un impatto concreto sulla vita dei
cittadini, evitando il ricorso a referendum privi di efficacia su temi
chiave. Ora è il momento di un intervento politico determinato per
rispondere alle reali esigenze della popolazione.

Commissario Regionale Umbria
Confedederazione Sindacale Europea Lavoratori e Pensionati
Dott. Niccolò Francesconi

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