Attualità. Dopo due anni di lavori l’Unione Europea ottiene la direttiva sulla difesa del lavoro dei riders. Ad oggi sono 28 milioni i cittadini europei riders, la conquista più importante della direttiva è la presunzione di lavoro subordinato al contrario del lavoro autonomo, con l’onere della prova contraria da parte delle piattaforme.
Essere riconosciuti come lavoratori subordinati significa avere ferie pagate, giorni di malattia, congedi, tutte le tutele che precedentemente non erano riconosciute poiché definiti dalle piattaforme digitali come lavoratori autonomi.
Dunque secondo la direttiva la definizione di lavoro subordinato scatterà alla presenza di due dei cinque criteri indicati dall‘Unione e saranno le piattaforme in caso contrario a dover dimostrare che si tratti di lavoro autonomo non tutelato.
Una conquista importante per i lavoratori europei di questa categoria, che però essendo una direttiva europea dovrà essere applicata singolarmente da tutti gli stati membri.