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ATTUALITÀ. Violenza donne: a Napoli,nel Rione Sanità, flash mob per Fortuna

Napoli: Hanno ascoltato la messa con l’arcivescovo don Mimmo Battaglia in piazza con palloncini rossi in mano, pensando a Fortuna Bellisario e sperando in un futuro senza violenza sulle donne.

Sono un centinaio di abitanti del Rione Sanità a Napoli dove due anni fa la donna è stata uccisa dal marito che ora è tornato a casa ai domiciliari. Una decisione che ha lasciato nello sgomento tante persone e a cui hanno reagito le donne dell’associazione “Le forti guerriere”, nata dopo l’omicidio di Fortuna. “

Oggi – spiega Titti Pascale, componente dell’associazione – ricordiamo con un flash mob Fortuna, la sua voce e tutte le donne mancate per la violenza. Sono due anni che non c’è e chiediamo giustizia per lei, per questo abbiamo le mascherine con la scritta “ingiustizia per Fortuna” il messaggio che abbiamo lanciato davanti al Palazzo di Giustizia in silenzio, chiedendo una scelta diversa, perché questo episodio è un lasciapassare per chi ha comportamenti violenti nei confronti della propria donna”. Pascale spiega che alla notizia dei domiciliari per il marito di Fortuna “siamo rimaste segnate, piene di rabbia, confuse, ma i sacerdoti, gli avvocati e gli psicologi hanno placato questo momento di rabbia e sconforto dando vita alla manifestazione silenziosa al Palazzo di giustizia. Domani è la festa della donna e consiglio a tutti di credere che l’amore è una cosa diversa, soprattutto per chi pensa che gelosia e ossessione siano amore, che invece è supporto e vicinanza”.

Alla messa hanno partecipato, tra gi altri, anche il procuratore Giovanni Melillo, il questore Alessandro Giuliano e il generale Canio Giuseppe La Gala, comandante provinciale dei carabinieri. “Alle donne – spiega all’Ansa La Gala – consiglio di cogliere sempre i primi segnali e affidarsi subito alle forse dell’ordine. Non devono pensare che un amore malato torni come una volta, cogliere i segnali può evitare che accadano tragedie come quella che ricordiamo oggi. Qui alla Sanità abbiamo una stazione dei carabinieri che ogni giorno fa sentire la sua vicinanza alle fasce deboli e alle donne che subiscono violenza. Abbiamo una struttura dedicata per aiutare a denunciare e a Napoli c’è anche il mobil angel, braccialetto che serve a mettersi in contatto con i carabinieri, basta un click o se la donna viene strattonata il braccialetto lo avverte subito e si può far intervenir la pattuglia”. “Siamo qui per far sentire – spiega il questore Alessandro Giuliano – la nostra vicinanza per una causa importante e giusta. Alle donne consigliamo di denunciare sempre e avere fiducia nelle istituzioni che hanno grande attenzione per questi aspetti non bisogna perdere assolutamente la fiducia”.

Redazione

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