Hanno fatto scalpore, hanno aumentato i costi ai consumatori, ma tutti, quasi costretti, hanno dovuto cedere alle richieste delle compagnie telefoniche. Parliamo ovviamente delle bollette a 28 giorni, che fra il 2016 e il 2017 sono state emesse regolarmente dai gestori telefonici, aumentano, di fatto, a tredici mesi il pagamento annuale per ogni cliente. Come sappiamo, il Consiglio di Stato ha stabilito che i clienti Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb hanno diritto ai rimborsi automatici per quanto hanno pagato in più. Ma cosa bisogna fare per richiedere il rimborso?

Negli ultimi mesi alcune compagnie hanno provato a proporre ai clienti alcune offerte aggiuntive per restituire il pregresso, dall’aumento dei giga di internet ai minuti nel traffico voce, ma la sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che i clienti devono invece avere un rimborso automatico per quanto pagato in più rispetto al dovuto.

In aiuto dei consumatori si è schierata l’associazione Adiconsum, che ha  inserito nel suo sito web un modulo da compilare per richiedere il rimborso alla propria azienda telefonica: l’associazione opera per conto del consumatore, raccoglie le domande e le invia alle compagnie telefoniche ogni 15 giorni. In questo modo chi ha diritto al rimborso non deve aspettare troppo tempo per essere accontentato.

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