Asia: Gli altri due quarti di finale che si giocheranno sabato vedranno, invece, sfidarsi l’Iran di Taremi ed il Giappone di Kubo. Team Melli che ha avuto la meglio, in un incontro dall’alto valore simbolico, della Siria di Hector Cuper che era riuscita a riacciuffare il pareggio all’ora di gioco con il calcio di rigore realizzato dall’attaccante Khiribin. Partita scivolata poi ai calci di rigore che sono stati fatali per la nazionale siriana che termina così anzitempo – ma con tantissimo orgoglio – la competizione continentale. Iran che nella prossima partita dovrà fare a meno di Taremi, autore del gol del momentaneo pareggio, che ha rimediato un doppio giallo che gli è costata l’espulsione.
È apparso decisamente più in forma, sebbene affrontasse un avversario meno coriaceo della Siria, il Giappone che nell’ottavo di finale giocato mercoledì scorso ha regolato con un netto 3 a 1 una delle sorprese di questa edizione della coppa d’Asia, ovvero il Bahrain. Da segnalare il primo gol dell’attaccante e stella della Real Sociedad, Takefusa Kubo, oltre all’immancabile rete di Ayase Ueda, in forza al Feyenoord, giunto alla sua quarta rete in altrettante partite.
A chiudere il turno relativo ai quarti di finale sarà la sfida tra i padroni di casa del Qatar e l’Uzbekistan.
I campioni in carica trascinati dalla stella Achram Afif, hanno sconfitto la Palestina in quella che è stata a tutti gli effetti la partita più suggestiva, e probabilmente seguita, di tutta la coppa d’Asia. Palestina che era sorprendentemente passata in vantaggio grazie alla rete dell’unico giocatore capace di arrivare a giocare in Europa, Oday Dabbagh, che ci aveva fatto sperare in un epilogo diverso. Ma poi prima la rete del capitano qatariota Al Haydos e poi quella di Afif hanno posto fine all’incredibile cavalcata della nazionale palestinese in coppa d’Asia. Una partecipazione che, comunque, ha voluto dire molto sportivamente e politicamente parlando, con i calciatori palestinesi diventati veri e propri eroi nazionali, simbolo di chi ancora oggi resiste e lotta per vedere riconosciuta la propria esistenza.
La nazionale uzbeka, invece, ha avuto la meglio di una non irresistibile Thailandia che, comunque, si è giocata al meglio le proprie possibilità rimanendo in gara fino all’ultimo e dando filo da torcere ad una nazionale che dovrà fare più di un miracolo se vorrà proseguire la propria corsa al titolo.
Staremo a vedere…