Asia: A chiusura della prima giornata dei gironi della Coppa d’Asia nella giornata di lunedì e martedì sono andate in scena le ultime quattro partite che hanno visto tra le protagoniste due delle squadre più attese di questa competizione: la Corea del Sud dell’ex napoletano Kim Min-Jae e della stella del Tottenham Heung-Min Son, e l’Arabia Saudita di Roberto Mancini.

Il girone E
È stata proprio la Corea del Sud ad inaugurare il girone E, nella sfida contro la modesta nazionale del Bahrain che nulla ha potuto contro la classe e l’organizzazione della nazionale sudcoreana.
A rubare la scena e l’attenzione delle tantissime persone presenti allo stadio Jassim Bin Hamad di Doha è stato il gioiellino del PSG, Lee Kang-In autore di due dei tre gol con cui la nazionale dei guerrieri di Taeguk ha portato a casa i tre punti. A siglare il momentaneo vantaggio per i sudcoreani era stato il centrocampista della Stella Rossa di Belgrado, In-Beom Hwang, a cui aveva momentaneamente risposto l’attaccante del Bahrain Abdullah Al Hashash.
Risultato finale di 3 a 1 che permette alla nazionale allenata dal tedesco Jurgen Klinsmann di guardare con maggiore ottimismo e tranquillità ai prossimi impegni.

A chiudere il programma della prima giornata del girone E la partita tra Giordania e Malesia terminata con un sonoro 4 a 0 in favore della nazionale giordana che si conferma una delle più costanti e arcigne compagini presenti a questa coppa d’Asia. Nazionale che proverà ad eguagliare il miglior risultato di sempre nella competizione continentale, quei quarti di finale raggiunti per la prima ed unica volta nell’edizione cinese del 2004.

Il girone D
Grande attesa nel girone D per l’esordio dell’Arabia Saudita guidata in panchina dall’italiano Roberto Mancini e trascinata in campo dal numero 10 Salem Al Dawsari.
A testare le ambizioni della nazionale saudita, l’Oman sulla cui panchina siede il 69enne croato Ivankovic. Partita che ha messo in luce tutte le difficoltà affrontate dai figli del deserto nel cammino di avvicinamento a questa coppa d’Asia e che ci avevano spinto a definirla come la vera e propria mina vagante del torneo, proprio per l’impossibilità di stabilire con certezza limiti e prospettive di una squadra che ci sembra ancora in divenire. Sauditi che, quindi, non tanto a sorpresa, hanno dovuto sudare le cosiddette 7 camicie prima di spuntarla sulla compagine omanita. All’iniziale vantaggio siglato al quarto d’ora del primo tempo su rigore dal centrocampista Al Yahyaei, ha risposto – infatti – poco prima dell’80esimo il centrocampista dell’Al Nassr di Cristiano Ronaldo, Abdulrahman Ghareeb, fissando il risultato sull’1 a 1. Risultato che sembrava ormai andato in archivio quando nel sesto minuto di recupero il difensore Al Bulayhi ha buttato la palla in rete, con un colpo di testa, sugli sviluppi di un calcio di punizione piuttosto rocambolesco, evitando così a Mancini il primo stop.

Nella partita delle 15:30, invece, la Thailandia ha avuto la meglio sul Kyrgyzstan grazie alla doppietta, siglata al 26esimo e al 48esimo del secondo tempo, dall’attaccante 25enne Supachai Jaided, che così ha raggiunto momentaneamente in testa alla classifica marcatori il giapponese Minamino, il sudcoreano Lee, al qatariota Afif e ai giordani Al Mardi ed Al Tamari.

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