Napoli: La sconfitta contro il Real Madrid ha comunque lasciato consapevolezza nei cuori e negli umori di Napoli. Perché è stato un ko, quello di Champions League coi Blancos, che ha evidenziato ancora una voltà che il ciclo di Rudi Garcia è solo all’inizio e che le scorie di inizio stagione, dopo la rivoluzione estiva, sono già alle spalle. Solo che adesso per la formazione del tecnico francese c’è una sfida complicata, contro la Fiorentina che l’ha agganciata in campionato al terzo posto e si prospetta come una delle vere grandi rivelazioni di questa stagione.

Detto e sottolineato che domenica sera Garcia non toglierà dal campo due capisaldi come Victor Osimhen e Kvicha Kvaratskhelia, possibile una novità nel tridente d’attacco. Può rifiatare l’ottimo Matteo Politano di questo inizio stagione, anche perché alle sue spalle sono in tanti a scalpitare. Jesper Lindstrom, Giacomo Raspadori, Eljif Elmas, tre per una maglia ma anche per avere quanto prima un ruolo da protagonista nell’attacco. E a centrocampo? Garcia, con André Zambo-Anguissa, Piotr Zielinski e Stanislav Lobotka, ha trovato un terzetto che di fatto non smonta mai, dal 19 agosto, quando l’africano aveva un affaticamento e allora giocò Cajuste.

Il turnover in difesa dipenderà dalle condizioni di Juan Jesus, altrimenti Garcia punterà ancora sul tandem formato da Natan e Leo Ostigard dietro. Come terzino sinistro dovrebbe tornare Mario Rui al posto di Mathias Olivera, sulla destra inevitabile la presenza di Giovanni Di Lorenzo, simbolo e leader azzurro davanti ad Alex Meret tra i pali.

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