Quello di ieri è stato un giovedì all’insegna delle partite delle squadre Nazionali.

Mentre l’Italia impegnata a Miami in un’amichevole contro il Venezuela, vince per 2 a 1 grazie alla doppietta del genoano Retegui, a centinaia di chilometri di distanza, in Ungheria, un altro genoano, Albert Gudmundsson – convocato nuovamente dopo essere stato escluso 9 mesi fa a seguito di un’accusa di violenza sessuale che ancora oggi pende sul suo capo – con una tripletta ha regalato l’accesso alla finale degli spareggi per Euro 2024 alla sua Islanda che così ha estromesso la nazionale israeliana da una competizione a cui probabilmente, stando a quanto sta accadendo in Palestina e quanto applicato nei confronti della nazionale russa, non avrebbe neanche dovuto partecipare. L’esterno islandese entra di diritto nella storia delle qualificazioni ad un europeo, accomodandosi nel club dei calciatori capaci di realizzare una tripletta in una partita di qualificazione.

Il calciatore islandese non è l’unico che ieri, siglando una tripletta, ha riscritto la storia di quello che è lo sport più popolare e seguito al mondo.

Oday Dabbagh – primo calciatore nato in Palestina arrivato a giocare in Europa più precisamente nella squadra belga del Charleroi – ieri con la tripletta rifilata al Bangladesh è diventato il miglior marcatore di sempre della nazionale palestinese, superando Fahed Attal e Ashraf Numan. Partita terminata con un sonoro 5 a 0 per la Palestina che così sorpassa il Libano nel girone di qualificazione per l’edizione dei Mondiali del 2026 e mette una seria ipoteca per il passaggio del turno, confermando le ottime prestazioni fatte registrare nell’ultima Coppa d’Asia e dando ragione a quanti sostengono che questa sia la miglior generazione di sempre ad aver rappresentato la Nazione.

E chissà che la giornata di ieri non possa essere metafora di quel che in tantissimi ci auguriamo possa realizzarsi in quella che è una partita decisamente più importante per centinaia di migliaia di persone: la fine dei massacri in corso in Palestina, con la vittoria dell’umanità e la sconfitta della brutale violenza con cui Israele sta cancellando dalle mappe geografiche un’intera nazione e il suo popolo.

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