:Di Gabriele Granato

Cile: Nella notte italiana di sabato è andata in scena la partita tra Audax Italiano e Club Deportivo Palestino, valida per la 16esima giornata della massima serie cilena.

La squadra ospite, il cui nome è un chiaro rimando alla vicinanza con la Palestina, è scesa in campo con il lutto al braccio (anche la squadra femminile ha fatto lo stesso) per ricordare le vittime del raid israeliano al campo profughi di Jenin in Palestina.

Parliamo di un attacco che ha praticamente devastato un campo dove vivono quasi 18.000 mila persone. Il tutto nel silenzio più assoluto della comunità internazionale e dei media nazionali, sebbene si tratti dell’operazione militare israeliana più feroce e violenta dopo quelle che si registrarono nel corso della seconda intifada.

15 attacchi con droni ed elicotteri, 12 morti, centinaia di feriti e migliaia di sfollati.

Questo del resto è quello che accade da oltre 70 anni a Jenin la cui colpa è probabilmente essere l’emblema della resistenza palestinese, di un popolo che senza grandi risorse né tanto meno il favore delle potenze occidentali, resiste ed esiste con tenacia.

Tutto questo è bene ricordarcelo quando continueremo a vedere giocare squadre di club e nazionale israeliana competizioni calcistiche aperte a club e nazionali europee perché è nostro dovere contestare e sostenere chi si oppone anche in ambito calcistico alla normalizzazione dell’esistenza di uno stato profondamente razzista, violento ed illegittimo quale è Israele.

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