Torino: nessuna rete, poche emozioni. Il Toro è felice, il Napoli un po’ deluso da un pareggio senza guizzi. Una statistica, forse, è molto più eloquente del racconto di tutto il match: il Napoli ha realizzato solo tre tiri nello specchio, mai così pochi per la squadra di Ancelotti in un singolo match in questo campionato. Una partita iniziata, in realtà, col piede giusto per gli ospiti.

Ancelotti punta sul “vecchio” ma affidabile 433, con Insigne di nuovo titolare dopo la tribuna contro il Genk. Accanto a lui ci sono Lozano (a destra) e Mertens in mezzo. E pronti e via sono proprio gli azzurri (in maglia bianca) ad aggredire bene la partita, costringendo gli avversari nella propria tre quarti difensiva.

Il primo squillo è di Ruiz dal limite, parato, ma ben presto la squadra di Mazzarri prende le misure giuste in campo e inizia a soffrire di meno. 

Ci provano Verdi col mancino, Rincon di testa e Ansaldi dal limite.

Mentre Mertens tenta l’eurogol (quasi) di cucchiaio come fece proprio contro il Toro nel 2016, ma la palla finisce larga.

Dunque il secondo tempo, dove a scendere meglio in campo è ancora la squadra di Mazzarri, col Napoli che, colpevolmente, si spegne lentamente. Ancelotti sceglie Callejon e Llorente (e il 442) per dei poco ispirati Lozano e Insigne, dopo che il primo cambio era arrivato al 34′ per una brutta caduta di Hysaj, fortunatamente senza conseguenze. Al 51′ Belotti segna, ma in netta posizione di fuorigioco, mentre la più grande palla gol del Napoli arriva al 69′ sulla testa di Llorente, che però si divora la rete come capitato a Milik in coppa. Al triplice fischio è, inevitabilmente, un pareggio per 0-0. Il Napoli è quarto, il Toro nono.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

L'Altra Notizia

You cannot copy content of this page