Calvizzano: Amministrazione dell’ordinario senza alcuna visione politica ne di sviluppo del paese. Attività amministrativa insoddisfacente ed inadeguata.
Dopo la laboriosa, onesta e proficua parentesi Commissariale, scaturita dallo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione del Comune, con le ultime elezioni amministrative, la comunità calvizzanese è tornata al gioco democratico di scegliere da chi farsi amministrare.
La composizione del Consiglio Comunale e la conseguente Giunta amministrativa, rappresentata da realtà provenienti esclusivamente da “liste civiche” prive di connotazioni politiche, sono rappresentate da persone che nella grande maggioranza dei casi già erano stati impegnati, a vario titolo, nelle precedenti amministrazioni.
Nel contesto attuale della pandemia e della guerra, l’attività della giunta forte e significativa dei primi 100 giorni, manifestatasi con la manutenzione delle strade ed altri interventi nei servizi forniti dal Comune, si è affievolita a seguito di due crisi della maggioranza, delle quali non sono ancora chiari i contenuti politici-amministrativi, e della vecchia usanza dell’assessore staffetta. Notevole evidenza hanno avuto iniziative che hanno riguardato e che riguardano festeggiamenti, panchine commemorative, ombrelli ed addobbi stradali, murales che hanno deturpato l’immagine della Scuola Elementare Diaz, ed infine il convegno tenutosi al Pala-Raffaella sulla volontà dei rappresentanti dell’intera area della città metropolitana Napoli Nord, sulla realizzazione del tram veloce.
Come Movimento Futura riteniamo che complessivamente l’attività amministrativa fin qui svolta dal Sindaco e dal suo staff, insoddisfacente ed inadeguata, caratterizzata per la operosità del giorno per giorno, venendo meno (ad eccezione dell’iniziativa sul tram veloce), ad un impegno di sviluppo della realtà sociale, economica e culturale della nostra città.
Tuttavia noi pensiamo che a circa due anni dall’insediamento della nuova amministrazione sia opportuno riflettere sul contesto politico nel quale opera questa giunta ancorche’ sul metodo politico-amministrativo finora utilizzato. Ci chiediamo come si possano coinvolgere i cittadini nella gestione della res pubblica e come si possa favorire una collaborazione fattiva tra PA e il cittadino, cioe’ come creare le condizioni affinche’ la collettivita’ possa contribuire ad un progetto serio di sviluppo per Calvizzano.
E’ indubbio che la realta’ politica calvizzanese di questi ultimi anni denoti una profonda crisi di rappresentanza politica caratterizzata dall’assenza dei partiti e dal moltiplicarsi di liste civiche prive di amalgama politica. Infatti le numerose liste civiche e i singoli soggetti politici presenti sul nostro territorio sembrano essere caratterizzati da forti spinte individualistiche. Ne derivano un qualunquismo politico generalizzato privo di progettualita’ ed efficacia, lontano dalle reali esigenze dei cittadini; nonche’ coalizioni elettorali o deboli accordi di maggioranza che generano confusione in seno alla macchina amministrativa. A subirne le conseguenze e’ ovviamente l’interesse collettivo. La forbice tra i soggetti decisori e chi subisce le conseguenze politico-amministrative tende ad allargarsi sempre di piu’ favorendo cosi’ il perpetuarsi di uno scenario politico che noi riteniamo anomalo.
Tale condizione politica rappresenta uno snodo fondamentale da affrontare se si vuole invertire la tendenza e riportare la politica, quella vera, al centro della scena. Anche perche’ crediamo che la voglia di partecipazione politica e l’interesse verso la gestione della cosa pubblica non abbiano abbandonato la politica, ma solo i partiti e che questa vada capitalizzata mediante iniziative e progetti seri insieme ai cittadini e a tutte le forme associative presenti sul territorio. Benche’ ambizioso e non privo di difficolta’ tale obiettivo di normalizzare la politica calvizzanese sembra essere necessariamente una strada obbligata da percorrere per creare una sinergia vitale tra PA e cittadino.
In quest’ ottica crediamo che il punto di partenza debba essere la centralita’ dei cittadini e un modello di amministrazione che dialoghi e collabori con la collettivita’ in modo trasparente ed equo.
Piu’ precisamente sensibilizzare la cittadinanza su alcune questioni fondamentali quali:
*La responsabilita’ politica tra eletto ed elettori.
Anche se l’eletto non ha alcun vincolo di mandato nei confronti del partito o lista civica al quale appartiene e quindi puo’ liberamente passare da un gruppo/partito and un’altro, bisogna chiedersi se cio’ possa avvenire senza per lo meno chiarirne le motivazioni politiche ne’ rispondere politicamente agli elettori che con il loro consenso gli hanno conferito un mandato ben preciso. La responsabilita’ politica sopra enunciata nasce proprio dalla fiducia che l’elettore concede all’eletto prefigurando in questo modo un vero e proprio contratto di rappresentanza di cui dare conto.
Ci chiediamo, cioe’, quanto possa beneficiare alla comunita’ avere un organismo amministrativo svincolato da un forte, tangibile, rendicontabile rapporto di rappresentatività verso i cittadini; rapporto che viene spesso sostituito da gruppi di potere poco trasparenti nelle loro scelte.
Purtroppo l’assenza sul territorio di partiti politici e di altre forme attive di associazionismo favorisce tale interpretazione personalistica del ruolo dell’eletto contribuendo all’ instabilita’ politica e all’inefficacia della macchina amministrativa.
*Maggior coinvolgimento dei cittadini.
La recente proposta del movimento Futura di istituire un confronto diretto con la cittadinanza e con tutte le realta’ socio-culturali presenti sul territorio mediante un tavolo di confronto permanente non sembra aver avuto seguito da parte dell’attuale amministrazione. Tale proposta intende ridurre la distanza tra cittadinanza e amministrazione invitando i cittadini tutti ad esprimere la propria opinione in merito a una varietà disparata di tematiche. Questo permetterebbe alla cittadinanza di giocare un ruolo piu’ attivo nella gestione della cosa pubblica; di coinvolgere quelle forze sane presenti sul territorio che potrebbero costituire un supporto all’azione amministrativa. Quindi riteniamo che sia importante comprendere come questo diritto dei cittadini ad essere ascoltati e a partecipare alle decisioni che li concernono possa costituire una risorsa da utilizzare da entrambe le parti come strumento di crescita e sviluppo piuttosto che strumento di controllo sull’azione amministrativa.
In tema di coinvolgimento attivo dei cittadini il movimento Futura ritiene, quindi, opportuno introdurre e formalizzare (calendarizzare) la pratica del question time all’Inglese. Tale strumento ampiamente utilizzato a livello comunale prevede la facolta’ dei cittadini di rivolgersi direttamente al sindaco/giunta comunale con commenti/proposte/domande a risposta immediata in modo da stabilire un vitale dialogo tra la PA e gli amministrati. E’ bene precisare che come il gia’ citato tavolo di confronto anche il question time ha il duplice scopo da un lato di consentire al cittadino di chiedere chiarimenti alla PA sui provvedimenti che lo riguardano e dall’altro di poter maggiormente incidere sul processo decisionale della PA con proposte e suggerimenti. Ed e’ proprio quest’ultimo l’aspetto che il movimento Futura intende proporre all’attenzione di questa amministrazione. Ridurre la distanza tra il cittadino e il comune mediante un momento di confronto diretto improntato sul dialogo e sulla collaborazione significherebbe introdurre uno strumento partecipativo (storico per la nostra realta’ politica) essenziale per lo sviluppo della nostra comunita’.
*Trasparenza politico amministrativa.
L’amministrazione pubblica dovrebbe innanzitutto riconoscere ai cittadini il diritto alla trasparenza dell’attività politico-amministrativa e promuovere un loro diretto coinvolgimento nella gestione della cosa pubblica. Bisogna riconoscere che paradossalmente il discorso sulla trasparenza incontra oggi una serie di significative difficoltà oggettive: primo perche’ gli addetti ai lavori, gli amministratori pubblici non hanno alcun interesse ad informare i cittadini ne’ ad essere da loro sindacati; poi perche’ di fronte a tutto cio’ l’ opinione pubblica resta impassibile e disinteressata.
Tuttavia bisogna anche ricordare che l’offerta politica vista finora e’ ben poca cosa rispetto alle criticita’ che riscontriamo nella nostra comunita’. Ecco perche’ noi riteniamo che mediante un confronto politico collettivo aperto a tutti coloro che si riconoscono nei valori della democrazia e dell ‘ impegno civico sia ancora possibile dare contenuti significativi all’azione politica. Tale obiettivo richiede innanzitutto una maggiore trasparenza da parte del comune intesa sia come libero accesso agli atti amministrativi sia come una fattiva circolazione delle informazioni tra il sistema amministrativo ed il mondo esterno. Precondizione questa indispensabile per colmare la sconnessione tra la pubblica amministrazione e i diritti dei cittadini. Un primo passo per sradicare la “cultura della delega” per cui il destino di una comunita’ viene affidato all’azione di pochi.
In tema di trasparenza, riteniamo opportuno chiedere una maggiore attenzione ai contenuti ed all’organizzazione del sito web istituzionale del Comune di Calvizzano. Il sito infatti, pur adottando il modello standard messo a disposizione dall’Agenzia per la trasformazione digitale della PA, spesso risulta male organizzato, di difficile navigazione e consultazione, e in alcuni casi con contenuti non aggiornati o addirittura non raggiungibili. (PUC, Pagina Segnalazioni…)
Un semplice suggerimento potrebbe essere quello di prendere spunto dai siti web meglio organizzati di altri comuni italiani, che forniscono una migliore esperienza d’uso e un servizio di qualita’ a tutti i soggetti interessati ad interagire con l’amministrazione comunale o anche semplicemente a conoscere la citta’. Questo, chiaramente, richiede un lavoro in sinergia con la ditta che si occupa dello sviluppo e manutenzione del sito, che ha certamente tutti gli strumenti necessari per adattare liberamente il progetto standard alle esigenze specifiche richieste dal comune di Calvizzano.
Sempre in tema di trasparenza, un altro aspetto per noi importante e’ la presenza del Comune di Calvizzano su una piattaforma social quale Facebook.
Rimanendo tacito il fatto che un ente possa anche decidere di non comparire su Facebook, è evidente che il social network più diffuso fra gli italiani possa essere un ottimo strumento di comunicazione tra l’amministrazione comunale ed i cittadini.
Al momento sembra esistere una pagina FB del Comune di Calvizzano, che pero’ risulta non aggiornata e priva di contenuti utili, inoltre, cosa piu’ importante, non sappiamo se e’ ufficiale (in quanto priva di spunta blu) e chi la gestisce.
L’emergenza Coronavirus ha accelerato la tendenza già diffusa tra i sindaci italiani di utilizzare sempre di più i canali social personali per la comunicazione istituzionale e per mantenere un dialogo costante con le comunità, infatti, anche a Calvizzano, le comunicazioni su FB vengono generalmente rilasciate attraverso il profilo privato del sindaco che ci aggiorna in modo informale sulle ultime iniziative o progetti in corso. E’ importante comunque ricordare che i social network non possono sostituire i canali istituzionali preposti, inoltre, la facilità e la leggerezza con cui spesso vengono utilizzati i social mal si addice a coloro he ricoprono incarichi pubblici e ancor di più a strumenti ufficiali di comunicazione di una PA poiché le conseguenze di tale leggerezza potrebbe avere significative ripercussioni nel mondo reale.
Questa e’ la nostra visione di gestione della res pubblica! Un approccio alla gestione del bene collettivo che cominci dal basso, dai cittadini; una comunita’ che si autodetermina in modo collettivo e democratico.
Comunicato stampa Associazione Movimento Futura Calvizzano