Nel documento della Direzione Provinciale del Partito Democratico emerge un primo segnale di cambiamento. Viene definitivamente archiviata la questione del terzo mandato, indipendentemente dal pronunciamento della Corte, e si apre, seppur timidamente, un confronto su temi cruciali come sanità e trasporti.

Non poteva essere altrimenti, visto che il PD governa la Regione, ma è comunque un passo avanti. Tuttavia, il nodo centrale resta il disastro della sanità e dei trasporti in Campania.

La sanità è al collasso: prevenzione, cura ed emergenza sono allo stremo. Una situazione inaccettabile per un Paese civile. Lo stesso vale per i trasporti: in dieci anni Circumvesuviana e Cumana hanno subito un progressivo declino, spingendo sempre più cittadini a ricorrere all’auto privata per spostarsi, con un conseguente aumento del traffico veicolare. I mezzi pubblici, semplicemente, non garantiscono né la partenza né l’arrivo.

Un altro nodo cruciale è il governo del territorio. La legge recentemente approvata dal Consiglio regionale deve essere modificata: sebbene proclami il “consumo zero di suolo”, permette comunque ai Comuni di adottare strumenti in deroga. È necessario un approccio diverso, basato sulla pianificazione e sul recupero dell’esistente.

Infine, resta aperta la questione dei beni comuni, a partire dall’acqua: serve chiarezza, e per noi di Sinistra Italiana non ci sono dubbi. L’acqua deve rimanere pubblica.

Su questi punti chiederemo un confronto con gli alleati per costruire un campo comune. Il modello Napoli ci convince: prima viene l’accordo programmatico in netta discontinuità con il passato, poi la scelta dei nomi, che dovranno rappresentare un reale cambiamento.

Tonino Scala
Segretario regionale Sinistra Italiana Campania

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