Come accade ormai dall’inizio della pandemia il Governatore De Luca modifica le misure stabilite dal Governo e attua nuove restrizioni. Questa volta, il tema è quello relativo alla riapertura delle scuole.
Sono tre i motivi che hanno spinto De Luca a firmare un’ordinanza che stabilisce di posticipare il ripristino della didattica in presenza: l’incremento dei contagi delle ultime due settimane, il fattore di maggiore rischio connesso alla diffusione della cosiddetta “variante inglese” del virus, l’impatto negativo che l’eventuale aumento dei malati determinerebbe sulla campagna vaccinale attualmente in corso.
I tre problemi, si legge nell’ordinanza, sono stati evidenziati nella relazione dell’Unità di crisi regionale emessa dopo la riunione del 4 gennaio: gli esperti ricordano anche che recenti studi hanno ulteriormente suffragato l’efficacia, in ottica preventiva, di misure di contenimento e limitazione delle cosiddette ‘matrici dei contagi’ connesse alla interazione in ambiente scolastico e alle relazioni interpersonale in ambito extrascolastico.
Riepilogando, quindi, l’avvio delle prime due classi delle elementari e delle materne è stato differito all’11 gennaio “per consentire un’organizzazione e ripresa ottimale di tutti i servizi connessi come mensa, sanificazione e trasporto“.
Per tutte le altre classi il ritorno in presenza potrà essere “tendenzialmente rivalutato” solo a partire dal 18 gennaio per la terza, quarta e quinta della scuola primaria e dal 25 gennaio per la scuola secondaria di primo e secondo grado.