Da marzo ad oggi la gran parte degli studenti campani ha avuto la possibilità di recarsi a scuola solo un paio di settimane. E la situazione non sembra evolversi per il meglio. La Campania, infatti, è la Regione italiana che ha riaperto per ultima e chiuso per prima gli Istituti scolastici.

Per questo motivo nella giornata di ieri è stato notificato un ricorso al TAR, con richiesta risarcimento danni, verso la Regione Campania. Ciò per tutelare bambini e ragazzi esclusi dalla didattica in presenza ormai da quasi un anno.

Di recente, mille professionisti, nonché genitori di studenti ancora alle prese con la DAD, hanno manifestato il proprio disagio al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La Campania, a loro detta, risulterebbe un’anomalia: è l’unica Regione d’Italia a tenere ancora le scuole chiuse.

Attualmente, l’ordinanza in vigore prevede il ritorno in aula soltanto per la scuola dell’infanzia e le prime tre classi della primaria. L’assessore Lucia Fortini ha anticipato che, dalla settimana prossima, potrebbero ritornare tra i banchi anche gli studenti di quarta e quinta elementare. Ciò soltanto se la situazione epidemiologica dovesse consentirlo. In ogni caso resterebbero escluse le scuole medie e superiori.

In balìa di continue chiusure ed incertezze, Pillole di Ottimismo e il Coordinamento Scuole Aperte, oltre a pediatri, psichiatri infantili e psicologi campani, hanno deciso di sostenere le ragioni del ricorso presentato al TAR.

In una nota diffusa si legge: “Anche l’ultimo lavoro dell’Istituto Superiore della Sanità e il parere del CTS vanno nella direzione sostenuta da tempo da Pillole di Ottimismo: non ci sono evidenze scientifiche che la chiusura delle scuole contenga la diffusione del virus. Inoltre, tenere le scuole chiuse incide drammaticamente sulla salute psico-fisica e, conseguentemente, sul futuro degli studenti e della comunità tutta”.

“Ribadiamo che le restrizioni e le aperture debbano essere sempre misurate in modo che la nostra nazione mantenga un equilibrio tra i famosi due ‘scogli’: il virus e i danni alla salute, sociali ed economici dovuti a chiusure prolungate.”

 

 

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