Marano: Gli attivisti e attiviste dell’associazione ” TERRA Marano ” sono venuti a conoscenza della possibilità di un “progetto di recupero ambientale della cava di tufo dismessa, Fondo Zara, nel comune di Napoli con accesso da via Cinque Cercole località Chiaiano.
Molti di noi conoscono dove si trova cava Zara, nel parco metropolitano delle Colline di Napoli o Selva di Chiaiano.
Nella stessa zona abbiamo già combattuto per la chiusura della discarica della cava del Poligono nel 2008, disastro ambientale attuato dalla connivenza tra stato e camorra a scapito delle popolazioni di Marano e Chiaiano che scesero in piazza in quegli anni. Anche nel 2014 abbiamo prodotto nuove mobilitazione contro il presidente della regione Caldoro voleva attuare un disegno simile .
Anche questa volta non ci gireremo dall’altra parte , saremo vigili, chiederemo alla Regione Campania e alla ditta Proponente Eco Cave s.r.l., di fermarsi , faremo ricorso contro la richiesta di proceduta di V.I.A., valutazione di impatto ambientale integrata.
Le nostre perplessità sono tantissime…..
Sui materiali in entrata, definiti sotto prodotti di materia seconda, cioè scarti edili e inerti
quali assicurazioni abbiamo ?
Nessuna: facile mischiare colle, vernici, amianto materiali tossici che facilmente si trovano in edilizia.
La strada di accesso è molto stretta ,con molte abitazioni private, dovrebbe sopportare un traffico veicolare di circa 20/30 camion al giorno per 5/7 anni.
ASSURDO.
Cava Zara dovrebbe contenere 1500000 metri cubi di materiali di risulta per poi essere riqualificata con area boschiva di querce e castagni.
Inoltre si è pensato di caratterizzare la cava di tufo?
Quali garanzia sui materiali in ingresso?
Perché distrubbere l’unico polmone verde nell’area nord di Napoli?
Area peraltro già interessata da studi che hanno rilevato percentuali di mortalità per tumori molto alta.
Ricordiamo la connessione, il nesso causale tra rifiuti e tumori che di recente la Procura di Napoli Nord ha confermato?
Bene ora è il momento di non dimenticare e di agire.
Bloccheremo l’ennesimo scempio ambientale già annunciato inviando le nostre osservazioni alla Regione Campania.
Questo è sicuro lo faremo per noi, per i nostri figli e per la nostra terra.
Comitato TERRA Marano

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