Mugnano: Cercasi Spazi è stato il primo incontro congiunto tra Periferia Attiva e Sinistra Italiana Marano. Un momento importante che ha visto l’ufficializzazione dell’adesione di Periferia Attiva a Sinistra Italiana. Un laboratorio di confronto al quale hanno aderito realtà territoriali come Agorà 80018 e membri della società civile che hanno trattato di riqualificazione ambientale come strumento per il contrasto alla speculazione edilizia, la creazione di nuove opportunità sociali e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

L’impegno della politica dovrebbe sempre essere rivolto a dare risposte ai bisogni dei cittadini. L’immobilismo politico attuale dimostra a chiari tratti che non c’è la volontà politica di soddisfare le esigenze della cittadinanza. Lo dimostrano le mancate approvazioni e i commissariamenti dei Piani Urbanistici Comunali, i Comuni che non danno un indirizzo politico e si nascondono dietro leggi regionali e nazionali, ma anche il mancato rispetto delle leggi da parte delle stesse istituzioni.

Un esempio eclatante è lo stato della proposta di legge popolare di Rigenera Campania sul consumo di suolo e sul PUC. La legge, nonostante sia stata firmata da oltre tredicimila persone e presentata al Consiglio Regionale della Campania oltre sei mesi fa, non è stata ancora discussa. Per lo statuto della Regione Campania, infatti, una proposta di legge di iniziativa popolare dovrebbe essere calendarizzata entro novanta giorni.

Per non parlare dell’esperienza dell’amministrazione del compianto ex-sindaco di Mugnano Maurizio Maturo, fedelmente rappresentata e narrata nel laboratorio dall’architetto Nicola Maturo e dall’ex-Assessore ai lavori pubblici Pasquale Amendola. Anche il simbolo di riscatto del territorio mugnanese ai tempi di Tangentopoli è stato messo a repentaglio proprio da certi interessi dell’imprenditoria deviata.

Nonostante tutto, c’è chi continua ad avere una visione degli spazi verdi pubblici come strumento utile alla collettività e per il miglioramento della qualità della vita. Spesso i cittadini sono costretti a recarsi in luoghi lontani per trascorrere del tempo all’aria aperta, mentre nei pressi delle loro case ci sono dei luoghi nei quali, se solo fossero trasformati in parchi, si potrebbe trascorrere il tempo libero. Gli esempi del Bosco della Salandra e del Parco Agricolo di Mugnano dimostrano che esiste una visione collettiva pronta ad accettare la sfida di promuovere concretamente il verde pubblico contrastando il cemento delle speculazioni. Entrambe le aree sono di proprietà privata e, in particolare, il Parco Agricolo è soggetto a vincoli che non sussistono più. L’attenzione mediatica posta sul Bosco della Salandra è frutto dello straordinario impegno di volontari e, da sempre, di quello di Sinistra Italiana, che con tavole rotonde ed interlocuzioni istituzionali per liberare l’area dai rifiuti stanno dando nuova linfa ad un bene abbandonato da tempo. A Marano il PUC è in fase di ultimazione, con il rafforzamento dei vincoli. Abbiamo consigliato al team di progettazione di far apporre dalla SABAP per la Città Metropolitana un vincolo archeologico integrale in tutta l’area. Eppure, il fatto che essa non sia stata ricompresa nel Parco Metropolitano delle Colline di Napoli ha fatto perdere una preziosa opportunità per generare una forma di turismo di prossimità. La situazione è analoga a quella del Parco Agricolo di Mugnano, che non esiste sulla carta ma che potrebbe offrire al territorio circostante le stesse identiche opportunità.

Inoltre è una necessità indifferibile la costituzione di una rete dei soggetti che tutelano le aree naturali già riconosciute della nostra Città metropolitana o che lottano per ottenerne la tutela; il dialogo fra le forze sane della politica e la società civile in tutte le sue articolazioni, per portare il dibattito e le vertenze all’interno delle sedi istituzionali, laddove esse si mostrino poco interessate o distratte da altre questioni ritenute più importanti e profittevoli. La sostanziale unitarietà del territorio nella sua stratificazione storica richiede un approccio sinergico e integrato che sia in grado di superare i limiti amministrativi, di interesse e di campanile.

La riqualificazione ambientale è un’alternativa concreta alla speculazione edilizia: lo dimostrano le coraggiose città che hanno scelto di programmare la crescita del territorio avvalendosi di professionisti esperti e condividendo non solo le pratiche, ma anche i processi partecipativi. La discussione ha prodotto una denuncia radicale e lucida della cementificazione selvaggia di Marano prima e di Mugnano oggi.

Bisogna mantenere l’attenzione alta su questi beni, che sono una risorsa sempre più rara in ambienti sempre più urbanizzati, affinché la politica faccia tutto il necessario per salvaguardarli. Si può fare, basta averne la volontà.

Nota stampa Sinistra Italiana Marano
Periferia Attiva

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