Asia: Si sono conclusi ieri i quarti di finale di una Coppa d’Asia che continua ad emozionare e a regalare partite tutt’altro che scontate. Alla luce dei risultati che vi racconteremo le semifinali – previste per martedì e mercoledì prossimo – sono Giordania – Corea del Sud e Qatar – Iran.
La nazionale di casa, nonché detentrice del titolo, dopo un girone eliminatorio superato senza alcun problema, già nella prima partita ad eliminazione diretta aveva mostrato più di qualche incertezza, riuscendo ad avere la meglio della straordinaria Palestina non senza qualche problema. Difficoltà che ha riproposto nella sfida contro l’Uzbekistan che dal canto suo ha giocato una Coppa d’Asia a livelli eccezionali, approdando per la quinta volta (in otto partecipazioni) ai quarti di finale, a dimostrazione che – nonostante la mancanza di un vero e proprio fuoriclasse – è una delle squadre più solide di tutto il continente. Resistenza uzbeka che è venuta meno solo dagli undici metri quando ben tre calciatori hanno fallito il rigore, regalando – di fatto – la vittoria agli uomini di Marquez che, ora, in semifinale dovranno affrontare l’Iran in quella che è a tutti gli effetti la finale anticipata di questo torneo.
Nazionale iraniana che per la sfida dei quarti ha dovuto fare a meno della sua stella Taremi, espulso per doppia ammonizione nella partita precedente, e che è passata in svantaggio poco prima della mezz’ora di gioco per effetto del gol messo a segno dal giapponese Morita. Ma il Giappone, come andiamo dicendo sin dal suo esordio in questa competizione, non ha mai dimostrato tutto il proprio valore evidenziando più di qualche problema in fase di impostazione, e a lungo andare ha ceduto metri e possesso palla al team melli che al decimo del secondo tempo ha trovato il gol del pareggio con Mohebi su assist del romanista Azmoun prima di chiudere definitivamente il match al 96esimo con il rigore di Jahanbakhsh, centrocampista in forza agli olandesi del Feyenoord, divenendo per un giorno eroe nazionale.
L’altro big match dei quarti di finale è stato quello che ha visto fronteggiarsi la Corea del Sud e l’Australia.
Socceroos che erano sembrati i più solidi ed in forma di tutto il torneo ma che hanno ceduto alla classe della stella del Tottenham, Son Heung-Min, in una partita che l’Australia ha gettato al vento con dei cambi più che discutibili. Dopo essere passati in vantaggio con la rete al 42esimo di Goodwin, ed aver sbagliato due gol clamorosi con Duke, la beffa arriva in pieno recupero: al 93esimo Son Heung-Min penetra in area di rigore e conquista un rigore che Hwang Hee-chan segna prolungando la sfida ai supplementari che verranno decisi proprio dell’attaccante in forza alla squadra di Londra che, con una punizione, regala la vittoria ai suoi.
In semifinale sarà sfida contro la rivelazione di questa edizione della coppa d’Asia, quella Giordania capace di eliminare l’altra sorpresa – il Tagikistan – approfittando della topica di Hanonov (autogol) che al 66esimo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo devia il colpo di testa di Nasib, insaccando la palla alle spalle del proprio portiere.
Tanto è bastato alla Giordania per regalarsi la sua prima storica semifinale di Coppa d’Asia. La nazionale tagika, però, ha poco da rimproverarsi essendosi resa protagonista di uno splendido cammino, terminato comunque con la storica qualificazione – al primo tentativo – ai quarti di finale.