Il Codacons ha avviato la prima azione risarcitoria per i danni permanenti causati dal vaccino contro la Covid-19. L’azione è stata posta in essere a favore di un uomo 46enne romano che, dopo poche ore dalla somministrazione del vaccino J&J, è stato colpito da ictus. L’associazione dei consumatori specifica il procedimento intrapreso attraverso un comunicato stampa, che recita: “Abbiamo avviato un’azione risarcitoria presentando formale richiesta di indennizzo; ai sensi della legge 210/92 che riconosce un risarcimento ai cittadini vittime di danni da vaccinazione, alla Asl Rm 2 e al Ministero della salute, allegando tutta la documentazione medica”.

Secondo il medico che ha condotto la perizia, il Prof. Carlo Rumi, “appare evidente che la somministrazione del vaccino sia stata la causa che ha poi scatenato l’episodio tromboembolico”. Il soggetto in questione, il paziente romano 46enne, infatti, non dimostra “alcuna predisposizione genetica, né familiarità per malattie tromboemboliche”. Dunque, il Codacons ha ragione di ritenere che per le suddette motivazioni sia ipotizzabile che la somministrazione del vaccino sia stata in grado di “determinare e produrre l’evento avverso”.

Chi può richiedere il risarcimento danni? Sul sito ufficiale del Codacons si legge la seguente dicitura: “Se a seguito della somministrazione del vaccino Covid siano riscontrate conseguenze negative e permanenti per l’integrità psico-fisica è necessario che lo Stato tuteli e ristori adeguatamente il cittadino per il danno subito mediante gli strumenti consentiti dalla legge”.

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