ROMA – La Campania, le Marche e l’Umbria sono le regioni con la percentuale di dosi di vaccino anti Covid somministrate più alta rispetto a quelle consegnate, mentre la Liguria, la Calabria ed il Molise registrano i valori più bassi. Lo afferma il report settimanale dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica, secondo cui in Italia l’88,47% delle dosi vaccinali consegnate sono state somministrate. “Analizzando le vaccinazioni effettuate finora – afferma Americo Cicchetti, direttore Alta Scuola – il Veneto ha effettuato in media 26.024 inoculazioni per punto di somministrazione, seguito da Emilia-Romagna, Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Puglia. Considerando, invece, l’ultima settimana (26 gennaio – 2 febbraio) le regioni che hanno effettuato il maggior numero di inoculazioni per punto di somministrazione sono state il Veneto (6.626), l’Emilia-Romagna (5.128) e la Calabria (3.085)”. Dal rapporto risulta che la P.A di Bolzano, l’Emilia-Romagna e la Valle d’Aosta sono le regioni in cui si sono somministrati più vaccini rispetto alla popolazione residente. La Calabria, la Sardegna e l’Abruzzo attualmente sono le regioni in cui si sono somministrate meno dosi. Solo 9 Regioni hanno emesso bandi per reclutare nuovo personale, aggiungono gli esperti, e in riferimento all’attivazione di ulteriori punti vaccinali previsti nelle regioni in cui è in partenza la vaccinazione della popolazione over 80, la regione più attiva è stata il Lazio (+67), seguita dall’Umbria (+22) e dalla P.A di Trento (+12). (ANSA).