Si è svolta nella mattinata di sabato 8 novembre, nella suggestiva cornice della Sala dei
Baroni del Maschio Angioino, la cerimonia conclusiva della VI edizione del Premio Letterario
Nazionale “Publio Virgilio Marone”, organizzata da Dialogos – Associazione di Promozione Sociale
in collaborazione con New Media Press Edizioni ed altre realtà associative, e presentata da Arturo
Delogu. Un appuntamento che ogni anno celebra l’eccellenza nella scrittura in ambiti diversi. Per la
Sezione Giornalismo, il primo premio è stato assegnato ad Anna Calì, mentre una menzione
speciale è andata a Massimiliano Longobardo. I due giornalisti sono stati premiati da Claudio
Ciotola (presidente della giuria), Ciro Biondi, Rosaria Morra ed Eduardo Improta.
Anna Calì del quotidiano online NapoliVillage si aggiudica il premio per l’articolo “Vomero, cinque
anni senza la biblioteca Croce e la cultura nel silenzio del Comune: i libri marciscono”, pubblicato sul
quotidiano sopracitato. L’articolo denuncia lo stato di abbandono della Biblioteca Benedetto Croce
nel quartiere Vomero di Napoli: chiusa da anni, nonostante le promesse, incidendo profondamente
sulla comunità e sulla fruizione culturale. Con rigore giornalistico e forte sensibilità, la giornalista
mette in luce la lacuna lasciata dalla mancanza di un presidio culturale pubblico, e come questo
silenzio istituzionale contribuisca al degrado non solo materiale ma anche sociale della cultura
locale.
Massimiliano Longobardo ha conquistato la menzione per il contributo “Il volto umano di Achille
Lauro nel ricordo di Donatella Dufour”, pubblicato sul magazine online Streetnews e rilanciato da
diversi siti di informazione. Nell’articolo, Longobardo tratteggia in modo particolareggiato il profilo
umano dell’imprenditore e sindaco di Napoli Achille Lauro, attraverso l’intervista esclusiva alla
nipote Donatella Dufour, figlia di Laura Lauro. Il racconto, arricchito da fotografie inedite e aneddoti
familiari, restituisce un’immagine intima e nuova di una figura spesso circondata da cliché e
stereotipi. Originario di Pozzuoli, Longobardo è giornalista pubblicista che scrive contributi per varie
testate online (tra le altre, oltre a Streetnews, Cronaca Flegrea), prediligendo temi culturali, notizie
inerenti al territorio flegreo e a discipline sportive acquatiche. Lui stesso è atleta master di nuoto e
nuoto per salvamento, con brevetto di assistente bagnanti. È stato di recente addetto stampa del
Festival Internazionale di Musica da Camera “I Luoghi della Musica”, per il quale ha realizzato
un’intervista al maestro Bruno Canino. Come poeta, scrive in italiano e in napoletano, ottenendo per
due anni consecutivi una menzione al Premio Nazionale Ipazia. In ambito scolastico, insegna latino
e greco al Liceo Cartesio di Villaricca e per due anni è stato membro della commissione regionale dei
Campionati di Lingue e Civiltà Classiche. È infine annoverato tra i vincitori del concorso fotografico
“Ecocalendario di Bacoli 2025”. Dedica l’ultimo riconoscimento ottenuto alla memoria del padre
Salvatore, scomparso alcuni anni fa.
A margine della cerimonia, la giornalista Calì ha dichiarato: «Dopo la vittoria del premio ‘La
Campania si racconta’ avvenuta lo scorso giugno 2025 presso il Consiglio Regionale, non immaginavo
minimamente di ricevere un altro riconoscimento per la mia professione. È stata una meravigliosa
sorpresa. Ricevere il premio nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino è stato un momento di
profonda emozione, carico di gratitudine e consapevolezza.
Questi riconoscimenti rappresentano non solo un onore, ma anche un incoraggiamento a proseguire
nel percorso che ho sempre sognato e desiderato: quello del giornalismo fatto con dedizione,
rispetto e passione. Ogni articolo, ogni inchiesta, ogni parola è il frutto di lavoro, di paura, ma anche
di grande determinazione. In quanto giovane giornalista, questo premio assume un significato
speciale: è una spinta forte a continuare sul percorso che ho sempre sognato e desiderato, giorno
dopo giorno, con la mia paura e la mia determinazione. Premi come questo non fanno che
arricchirmi interiormente e darmi la forza di continuare, giorno dopo giorno, a raccontare la realtà
con onestà e amore per questa professione».

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