Subito dopo l’aggressione al rider napoletano, una raccolta fondi è stata lanciata affinché si potesse raggiungere la somma per restituirgli il veicolo. Il 52enne aveva da poco perso il lavoro, decidendo dunque di iniziare una piccola attività di consegne con lo scooter preso in prestito dalla figlia. Malauguratamente, domenica notte dopo essere stato malmenato e derubato da sei persone, completamente distrutto, ha potuto vedere un barlume di speranza. Difatti, a poche ore dall’accaduto il video dell’aggressione, ripreso da un residente, è stato messo in rete dal consigliere regionale Emilio Borrelli, divenendo poi virale. Da qui l’inizio di una richiesta d’aiuto pubblicata sul sito gofundme.com, 12mila euro sono stati raccolti in un battito. In un solo giorno, Gianni, la vittima, si è ritrovato a dover fronteggiare le due facce che da sempre caratterizzano il popolo partenopeo: la delinquenza, ma soprattutto la solidarietà. L’evento arriva a dimostrazione della precarietà dei tempi e di aiuti che l’intera città di Napoli sta vivendo ultimamente. Così come De Magistris evidenzia:” La violenza di una banda di criminali che agisce indisturbata senza che nessuno intervenga; la desertificazione dei territori dovuta ad una pandemia che sta piegando le nostre città”. Tuttavia, il rider diventa, oggi per noi, simbolo di una popolazione che non si piega.