Questa mattina, nei territori di Castel Volturno, Casal di Principe, Napoli, Corigliano – Rossano, Sassari, Latina, Roma, nelle province di Firenze, Parma e presso le case circondariali di Trento, Santa Maria Capua Vetere, Napoli Secondigliano e Paola, i Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere unitamente a quelli della Stazione di Grazzanise hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 16 persone, tra cui cittadini di nazionalità nigeriana, ghanese ed italiana, ritenuti responsabili a vario titolo, di associazione per delinquere dedita all’importazione, distribuzione in Europa ed in Italia e cessione sul territorio nazionale di ingenti quantitativi di eroina aggravata, trattandosi di reato transnazionale.

Il provvedimento cautelare costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa, inizialmente coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e successivamente, attesa la sussistenza di reati associativi a carattere transnazionale, dalla Direzione Distrettuale Antimafia.

L’indagine, condotta dal citato reparto dal febbraio 2015 ad oggi, attraverso intercettazioni telefoniche, acquisizione dei piani di volo e delle liste passeggeri dei voli d’interesse, nonché servizi di osservazione, perquisizioni ed arresti in flagranza di reato, ha consentito di contestare l’esistenza e l’operatività di un’organizzazione criminale, composta prevalentemente da cittadini nigeriani presenti sul territorio nazionale ed in altre nazioni, dedita all’importazione e distribuzione di grossi quantitativi di eroina, attraverso reiterati trasporti effettuati mediante i c.d. “corrieri ovulatori”, ovvero con bagagli a doppio fondo, dal Pakistan all’Italia, attraverso la Nigeria, il Niger, il Malawi, l’Uganda, la Tanzania, il Ruanda, la Turchia e l’Olanda. E’ stato accertato, inoltre, che lo stupefacente, una volta in Italia, veniva ulteriormente lavorato e ceduto in favore di una fitta rete di spacciatori presenti nelle province di Napoli, Caserta, Roma, Cagliari, Latina, Palermo e Firenze che, a loro volta, lo rivendevano al dettaglio sul mercato nazionale.

Diciannove chili di droga sequestrati, contenuta in 976 ovuli e due pacchi occultati nei bagagli. I Carabinieri hanno accertato 24 importazioni di droga dall’estero (di cui 2 tentate) e 117 episodi di cessione a terzi. Il costo per l’acquisto di eroina all’ingrosso, a secondo della qualità, si aggirava tra i 30 ed i 40 mila euro al chilo e il guadagno per ogni corriere a seconda della complessità del viaggio, variava dai 3000 ai 6000 euro.

Il G.I.P condividendo l’impianto accusatorio avanzato dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, sia in relazione ai gravi indizi di colpevolezza, sia alle esigenze cautelari, ha disposto per gli indagati la misura della custodia cautelare in carcere e quella degli arresti domiciliari.

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