Roma: “Vogliamo un’Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi”. E ancora: “Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura. Sulla base dell’evidenza scientifica, e continuando a seguire l’andamento della curva epidemiologica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti”.

Il premier Mario Draghi ha annunciato così, ai suoi ministri in Cdm, l’intenzione di mettere nero su bianco un vero e proprio calendario per il superamento progressivo delle restrizioni legate al Covid, che per due anni hanno segnato la vita degli italiani. Si parte dalla scuola in presenza, da lunedì 7 febbraio, con l’eliminazione della Dad per i ragazzi vaccinati e una semplificazione delle quarantene. Per chi abbia fatto la terza dose spariscono le limitazioni anche in zona rossa e la durata del Green pass diventa illimitata.

Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura”, ha promesso Draghi, anche grazie ai dati “molto incoraggianti” sulle vaccinazioni. In base ai dati di Lab24, siamo all’81,1% della popolazione che ha completato il ciclo vaccinale primario. Complessivamente – contando anche il monodose e i pre-infettati che hanno ricevuto una dose – è almeno parzialmente protetto con una dose l’84,9% della popolazione italiana. Il 58,1% della popolazione ha già ricevuto la terza dose.

Una novità importante, nel segno del ritorno alla normalità, è che Il governo ha deliberato, con l’entrata in vigore dell’ultimo decreto anti-covid (non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale), la scadenza illimitata del green pass per chi è vaccinato con tre dosi o guarito con due dosi, mentre resta di sei mesi la validità della certificazione verde per chi non ha completato il ciclo vaccinale (con la terza dose). Il nuovo decreto approvato mercoledì in Cdm stabilisce infatti che per chi ha fatto il booster il green pass è valido “senza necessità di ulteriori dosi di richiamo”. Così come, per chi è guarito “a seguito del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della relativa dose di richiamo”, il green passha validità a decorrere dall’avvenuta guarigione senza necessità di ulteriori dosi di richiamo”.

Non solo. Come già accade in zona arancione, anche in zona rossa divieti e restrizioni varranno soltanto per chi non ha il green pass rafforzato. “Se una regione finisce in zona rossa, le limitazioni connesse non riguarderanno le persone vaccinate” ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. Chi ha il super green pass potrà dunque uscire dal Comune di residenza anche se non ha motivi di lavoro, necessità, urgenza. E accedere a attività e servizi (dai ristoranti ai negozi) che restano off limits solo per i non vaccinati.

Fino al 10 febbraio è obbligatorio ovunque indossare la mascherina all’aperto e al chiuso. Ma dall’11 febbraio cessa l’obbligo della mascherina all’aperto in zona bianca. Obbligo che resta per le altre fasce, ma la questione potrebbe essere affrontata a breve. Se la corsa del virus continuerà a rallentare, “tra qualche settimana potremmo affrontare anche la tematica delle mascherine. Si vedrà in funzione dei numeri, ma la fine di febbraio è una possibilità. Vediamo l’evoluzione della curva epidemica nel Paese e in base a quello si potrebbe si deciderà se anticipare o posticipare”, ha dichiarato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli.

Ci vorrà più tempo invece per pensare di eliminare l’obbligo di mascherina al chiuso, dai negozi ai supermercati, dai cinema ai teatri. In questi ultimi resta obbligatorio indossare fino a fine marzo (termine attuale dello stato di emergenza) la mascherina Ffp2, così come su treni, aerei, navi e su tutti i mezzi del trasporto pubblico locale.

Dall’11 febbraio riaprono le discoteche per ballare, seguendo i protocolli già approvati. Potrà entrare soltanto chi ha il green pass rafforzato, quindi guariti o vaccinati. Se la discoteca è al chiuso sarà obbligatorio indossare la mascherina, tranne quando si sta in pista a ballare. Nelle discoteche all’aperto si potrà stare invece senza mascherina. Il limite di capienza di tutti i locali da ballo non può essere superiore al 75% all’aperto e 50% al chiuso rispetto a quella massima autorizzata.

Il 31 marzo 2022 dovrebbe poi terminare lo stato di emergenza in Italia. Dovrebbe cessare il lavoro della struttura commissariale guidata dal commissario Figliuolo. E anche il Cts potrebbe cessare di esistere. Ma la fine dello stato di emergenza non comporterà la fine del Green pass. È probabile infatti che l’obbligo di esibire il green pass rafforzato (che si ottiene con la vaccinazione o la guarigione dal Covid) per la vita ludico-sociale e anche per il lavoro – obbligo quest’ultimo in vigore dal 15 febbraio per gli over 50 – sarà prolungato almeno fino all’estate.

L’obbligo di vaccinazione per gli over 50 italiani e stranieri residenti in Italia è attualmente previsto fino al 15 giugno 2022. È estesa fino a questa data la vaccinazione obbligatoria per medici, infermieri, personale delle Rsa, personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, nonché della polizia locale. L’obbligo riguarda non solo la doppia dose ma anche la necessità di fare il richiamo perché nel “ciclo vaccinale completo” c’è anche la terza dose.

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