EMERGENZA COVID. Stop agli sport di squadra, i gestori degli impianti: “Non può essere considerata non essenziale l’attività sportiva”

Il Governo Conte dopo un lockdown totale di due mesi, dopo otto mesi di stato di emergenza imposto agli italiani e una crisi economica mai vista prima, se non in epoca di guerra, anziché trovare soluzioni che consentano pur nel presente stato di svolgere una vita normale si ripropone, invece, di “stringere le maglie su quella parte della vita non essenziale delle persone”. Tra questi aspetti della vita “non essenziale” vi sarebbe, da quel che trapela dai mezzi di informazione, l’attività sportiva.

Ovviamente dopo aver dovuto subire dirette facebook in cui il capo dell’esecutivo elencava comportamenti che “il Governo consentiva o non consentiva” era evidente che prima o poi il medesimo esecutivo si sarebbe arrogato il potere di discriminare con DPCM le attività dei cittadini in essenziali e non essenziali.

È chiaro che in questa discriminazione il Governo non tiene conto delle aspirazioni dei singoli (definendole per decreto), dimenticando che tanti cittadini hanno investito la loro vita per consentire lo svolgimento di attività sportiva che, fino all’insediamento del presente Governo, era da tutti considerata un’attività essenziale per lo sviluppo equilibrato dell’individuo (mens sana in corpore sano), oltre che, come ricordano le linee di indirizzo e le raccomandazione dell’OMS, un fattore trainante per la salute ed il benessere del cittadino (basti pensare che l’inattività fisica è responsabile di affezioni coronariche e di altre patologie) .

Sportivi di tutta Italia unitevi! Non lasciamo vincere questa barbarie!

COMITATO ITALIANO GESTORI IMPIANTI SPORTIVI