“Crescere senza mai perdere gli stessi valori, rimanendo un’azienda di famiglia.
Forti delle radici di mugnai, guardiamo sempre al futuro. La nostra attività non si sviluppa solo nella sede storica del quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, ma anche a Campobasso, dove a breve nascerà il mulino più green e moderno d’Europa. E a Bergamo dove produciamo il senza glutine”. Così Antimo Caputo, ceo di Mulino Caputo, spiega la filosofia che ispira l’attività dell’azienda partenopea, e annuncia che per il nuovo impianto di Campobasso (inaugurazione prevista entro la fine del 2026) assumerà nel tempo fino a 100 persone.
L’occasione per spiegare i prossimi passi viene data al ceo dalla ventiduesima edizione del ‘Campionato Mondiale del Pizzaiuolo-Trofeo Caputo’ in programma a Napoli, nel Padiglione 1 della Mostra d’Oltremare, dal 3 al 5 giugno. “E’ l’unico campionato itinerante al mondo che parla dei pizzaioli, in tutti i continenti – spiega Caputo – E questo permette di intercettare tutte le nuove tendenze e le esigenze dei consumatori. I pizzaioli napoletani girano il mondo per ‘colonizzare gastronomicamente’ e nel segno di Napoli i vari Paesi mantenendo l’identità ma aperti al nuovo. Insomma, il Campionato è luogo di confronto non di chiusura. Senza dimenticare che tecnica e ingredienti camminano insieme”. “Sempre, in ogni edizione, chi si è aggiudicato la Caputo Cup si è garantito un successo capace di cambiargli la vita, registrando evoluzioni professionali clamorose” aggiunge.
Quest’anno gli sfidanti, dopo aver superato le selezioni preliminari, nei rispettivi Paesi d’origine, arriveranno a Napoli per portare a casa il titolo iridato. La competizione attrae giovani pizzaioli che puntano all’aspetto artigianale della preparazione dei loro impasti. Oltre 500 maestri pizzaiuoli, provenienti da più di 100 nazioni in Europa, Asia e America, animeranno le 12 categorie di gara. “La Caputo Cup rinnova la sfida di portare, in giro per il mondo, il buon cibo italiano. La pizza, che a Napoli vede la sua nascita e la sua evoluzione, nel corso degli anni ha assunto tanti stili, contenuti, tendenze, e tutto ciò rende la nostra città la capitale indiscussa della pizza” mette in evidenza Antimo Caputo. “I giovani sono quelli che osano e sperimentano di più, proponendo, per esempio, cornicioni spinti, croccanti, ma la pizza tradizionale mantiene alta la sua rinomanza. La pizza è come Napoli, ha tanti colori, tante consistenze, è inclusiva e non si ferma mai”.
L’edizione 2025, organizzata dall’APN (Associazione Pizzaiuoli Napoletani) introduce una nuova sezione, quella dell’abbinamento “Pizza e Vino”, le categorie sono: Pizza Napoletana STG Trofeo Caputo, Contemporanea, Americana, Classica, di ‘Stagione’, in teglia, Pizza Pinsa/Metro/Pala, Pizza senza glutine, juniores, fritta, Pizze acrobatiche (Pizza più larga, Velocità, Stile libero), Pizza e vino in abbinamento.
Tra le nazioni che prenderanno parte al Campionato mondiale, ci sono Giappone, Corea, Taiwan, Thailandia, Cina, Svizzera, Nuova Zelanda, Germania, Austria, Bulgaria, Macedonia, Polonia, Montenegro, Ungheria, Danimarca, Francia, Serbia, Croazia, Romania, Slovenia, Inghilterra, Brasile, Messico, Stati Uniti, Argentina e Cile. Il 3 giugno, alle 12, si inaugurano i 3 giorni di gare; taglio del nastro da parte da Antimo Caputo, accensione dei forni e prime competizioni.