Giugliano: Il ROS dei Carabinieri, supportato dal Comando Provinciale Carabinieri di Napoli, ha eseguito una ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 25 persone (di cui 20 sottoposte alla custodia in carcere, 5 agli arresti domiciliari) gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, di scambio elettorale politico-mafioso, nonché di estorsione, tentata estorsione, usura, trasferimento fraudolento di valori, corruzione ed altro, delitti aggravati in quanto sarebbero stati commessi avvalendosi del metodo mafioso e con la finalità di agevolare le attività del clan camorristico denominato “MALLARDO”, operante sul territorio di Giugliano in Campania e zone limitrofe.
Ordinanza di custodia cautelare in carcere per
Andrea Abbate, Pasquale Casoria ex consigliere comunale, Francesco Abbate, Giuliano Amicone, Giuseppe dell’Aquila detto Pepp o ciuccio, Paolo di Girolamo, Giuseppe di Mattia, Gaetano Diana, Aniello Felaco, Nicola Felaco, Francesco Fusco, Domenico Fusco, Patrizia Giuliano, Andrea Guarino ex consigliere comunale, Vincenzo Legorano, Paolo Liccardo ex consigliere, Domenico Pirozzi, Francesco Pirozzi, l’ex Sindaco Antonio Poziello, Vincenzo Strino,
Arresti domiciliari a Giuseppe Pirozzi, Ferdinando Cacciapuoti, Giulio di Napoli ex consigliere e assessore, Filippo Frippa, Giuseppe Marino
In particolare, le attività illecite sarebbero state poste in essere dagli indagati anche per destinarne i proventi all’alimentazione della “cassa comune” dell’organizzazione criminale, gestita per il sostentamento degli affiliati, ancorché detenuti, e dei loro familiari; inoltre, il clan sarebbe anche intervenuto in varie controversie tra privati in disaccordo tra loro ed avrebbe condizionato l’attività dell’amministrazione comunale, intervenendo nella campagna elettorale per le elezioni comunali di Giugliano in Campania nel settembre 2020.
E’ stato anche emesso dal GIP decreto di sequestro preventivo di svariati beni (tra cui rapporti finanziari, terreni, fabbricati, aziende e/o società) per alcuni milioni di euro.
Secondo gli investigatori, Poziello, sindaco di Giugliano dal 2016 al 2021, e il consigliere Di Napoli avrebbero agito come “collaboratori esterni” del clan Mallardo, facilitando l’ingerenza dell’organizzazione nelle decisioni del Comune. Le accuse includono scambio elettorale politico-mafioso con presunti accordi per favorire candidati vicini al sodalizio durante le elezioni comunali del 2020. Il ruolo del consigliere Di Napoli sarebbe stato cruciale nel mediare interessi illeciti tra l’ente locale e il gruppo camorristico.
I suddetti provvedimenti sono misure cautelari disposte in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari delle stesse sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
Fonte Internapoli
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