Giugliano: Rigettata la richiesta di arresti domiciliari per il sindaco di Giugliano Nicola Pirozzi e l’ex sindaco Antonio Poziello. Dopo oltre due mesi di attesa, è finalmente arrivata la tanto attesa decisione sullo scandalo “munnezzopoli” che ha scosso la città nell’ambito dell’inchiesta sul servizio di gestione dei rifiuti. L’udienza che ha seguito la richiesta del Pubblico Ministero per l’applicazione delle misure cautelari nei confronti di alcuni degli oltre 40 indagati si è conclusa con una decisione che non ha portato agli esiti più drastici richiesti inizialmente.
Il Gip, infatti, ha optato per una linea meno severa rispetto a quella voluta dalla Procura di Napoli Nord. Seppur una parte delle accuse siano state ritenute fondate, la decisione finale ha visto soltantol’adozione di due provvedimenti cautelari: si tratta di una misura di sospensione dai pubblici uffici nei confronti del sorvegliante Domenico Abbatiello, appartenente al filone di inchiesta di Marano, e un divieto di dimora per il consigliere comunale di Napoli Luigi Grimaldi, ex assessore a Giugliano, che non potrà più soggiornare nel capoluogo partenopeo. Per l’ex primo cittadino Antonio Poziello, difeso da Michele Giametta, e per Giuseppe Spacone (ex dirigente Teknoservice), Giuseppe D’Addato (provveditore interregionale opere pubbliche) e Paolo Castrese D’Alterio (ex vicesindaco di Marano) è stato disposto invece un sequestro preventivo di denaro.
La motivazione del giudice sembra essere legata principalmente alla posizione attuale degli indagati. Infatti, la maggior parte dei soggetti coinvolti non ricopre più le cariche che avevano al momento dei fatti contestati, motivo che potrebbe aver portato a una valutazione meno stringente riguardo la loro permanenza in libertà. In questo scenario, la gestione del potere politico non sarebbe più considerata un rischio imminente per l’ordine pubblico o per l’esito delle indagini.
Tuttavia, la situazione è diversa per il sindaco Nicola Pirozzi. Nei suoi confronti non sarebbe stata accertata nessuna esigenza cautelare e resta un cittadino libero nel pieno delle sue funzioni. Nel collegio difensivo figurano a vario titolo gli avvocati Michele Giametta, Antimo D’Alterio, Luigi Poziello, Marco Sepe, Domenico Russo, Silvio Auriemma.