Parigi: Colloquio telefonico di 1 ora e mezza tra il presidente francese e il capo del Cremlino, che accusa l’Occidente “responsabile del conflitto”. Secondo il capo dell’Eliseo la Russia “punta a prendersi tutta l’Ucraina”.
Il presidente Emanuel Macron, che stasera formalizzerà la sua ricandidatura all’Eliseo, ha reso noto di aver avuto colloqui telefonici sia con Vladimir Putin sia con Volodymyr Zelensky.
L’obiettivo del Capo del Cremlino, secondo quanto riferisce la presidenza francese, è di “prendere il controllo di tutta l’Ucraina”, continuando la sua lotta contro i nazionalisti “senza compromessi”.
Secondo quanto riporta la Tass, il presidente russo ha anche fatto pressione su Macron affinché faccia il possibile perché tutti gli stranieri siano evacuati dall’Ucraina. La telefonata di un’ora e mezzo fra i due leader è stata voluta dal presidente russo ed è stata l’occasione di verificare “la determinazione del presidente russo ad andare fino in fondo nell’operazione in Ucraina”.
Secondo fonti dell’Eliseo, Putin ha telefonato a Macron “per informarlo sulla situazione e sulle sue intenzioni nel quadro del dialogo che Mosca e Parigi continuano a mantenere”.
Secondo la ricostruzione, il disaccordo fra Macron e Putin è emerso in tutta la sua evidenza. Putin “ha indicato che le operazioni in Ucraina procedono secondo i piani” russi ed è tornato a lungo sulle sue motivazioni: “Il rifiuto degli ucraini di applicare gli accordi di Minsk e la denazificazione dell’Ucraina”.
Per il presidente russo, in tutto quello che sta succedendo “è grande la responsabilità degli occidentali”, che si comportano “come nella ex Jugoslavia, con i bombardamenti di Belgrado”.
“Per questo – ha Putin – sono stato costretto ad agire”. Il presidente della Russia ha accusato gli ucraini di “crimini di guerra nei villaggi”, affermando che “si comportano come nazisti”.