Amare non è mai stato facile,

soprattutto quando la scelta è amare chi non ti ama, o lasciarti amare da chi lo vuole.

L’amore ricambiato è difficile trovarlo, o comunque non è stimolante quanto l’amore non corrisposto.

Non ti fa dannare, non ti fa bruciare quei feromoni che esso produce.

L’amore sì deve farti stare bene, deve renderti felice, solare, splendente, ma deve renderti soprattutto vivo.

Per sentirti vivo devi avere una ragione per cui resistere alle avversità, qualcosa in cui non smettere mai di credere, avere una stella fissa in cielo a cui rivolgere ogni volta lo sguardo.

L’amore è bene che faccia anche soffrire, piangere, che faccia paura, che sia un pendolo tra un mare in tempesta e un calmo mare d’agosto.

Che sia sconvolgente, dicotomico, contraddittorio, che confonda la mente.

Deve essere quel che è così come il suo opposto; bianco e nero, terra e mare, ardente e ghiacciato, mare e montagna.

Inferno e Paradiso, trascendente ed immanente; devono esserci ostacoli da voler superare.

Un agone costante, come quello tra la vita e la morte.

Che il cuore batta forte come sull’orlo di un precipizio con il vento a raffica, sul limbo circondato da squali.

È giusto che si cada in questo oceano, che si affondi come un veliero, e che a galla rimanga solo il corpo.

L’anima deve andare giù, in fondo, sino a toccare il fondale marino, per poi risalire in un soffio e ricomporsi con il corpo che aveva lasciato per un attimo.

E che alla fine di questa lunga ed intensa battaglia, l’importante non sia uscirne vincitori, ma stremati.

Ed è una delle battaglie più logoranti, perché il tuo nemico non è l’altro, ma te stesso.

È una battaglia contro te stesso, di cui il casus belli sono gli altri.

A combattere sono il tuo cuore e la tua mente, l’anima e il corpo.

Non si vince e non si perde, ci si allea.

L’amore deve consumare le forze, deve portare allo sfinimento.

Solo una volta che si è caduti, si è arrivati al punto di dover trovare la pace.

E come per i Latini l’amore è il contrario della morte. L’amore è vita.

“Vivete per amare, e amate per vivere. Non precludetevi gli affetti per paura di soffrire, il dolore vi farà da scudo sempre.

E che possiate fare esperienza di vari amori, che possiate conoscere Cupido in varie vesti.

Conoscete sia eros sia agape, sono due facce della stessa medaglia.

Potete far finta di non vederne una, ma inevitabilmente si paleserà davanti ai vostri occhi, si attaccherà a voi e non potrete più farne a meno.

Assecondate l’impulso così come il cuore, non ve ne vergogniate.

Una vita fatta di amore è un po’ più vita.

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