L’ANGOLO DI FRANCESCA. Trump di nuovo presidente. Non c’è niente da dire o forse sì?

Donald Trump, dopo la sconfitta elettorale del 2021, quest’anno, con non poco stupore, è riuscito a tornare alla Casa Bianca raggiungendo risultati strabilianti.

La notizia fa scalpore, perché credere che gli Stati Uniti, considerati sin dall’Ottocento il paese delle buone opportunità e degli “open minder”, abbiano consensualmente favorito un uomo con una certa ideologia politica, fa un po’ riflettere.

Non si tratta di pregiudizio, ma dati di fatto.

Gli stessi membri del parlamento lo definirono “un dittatore”, dalla mentalità estremamente conservatrice, bigotta, antidemocratica.

Non sono mancate le occasioni in cui ha espressamente pronunciato discorsi transfobici e omofobi, per non parlare della proposta di legge di abrogare il diritto all’aborto.

Fa male pensare che a capo di un paese così sviluppato, ci sia una mentalità così retrograda.

Inoltre, parliamo di un’interventista, propenso alla guerra e ai conflitti. Uno dei pochi presidenti che non ha mai formulato un discorso pacifico.

Sono arrivate varie segnalazioni, ovviamente non considerate ed obliterate, che lo accusano di reati gravi, che gravano l’incolumità e la dignità di moltissime donne.

Si parla di un uomo accusato di molestie e di favoreggiamento alla prostituzione.

Si dicono numerose anche le minorenni coinvolte.

Alla luce di ciò, non si sa quanto questi voti siano reali o truccati. Non si sa se prima di essere eletto ufficialmente ha commesso già un delitto politico, ma comunque qualcosa non quadra.

Probabilmente si sarà trattato di una buona propaganda politica, raggirante e plagiante. Sta di fatto che gli States non saranno più “illuminati” come si è creduto fino ad ora.

Nel caso in cui si sia trattato di volontà e consensualità popolare, massimo rispetto.

Ognuno è artefice del proprio destino.