Si è ufficialmente aperto oggi a Roma il tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale
di Lavoro per i settori chimico e farmaceutico, valido per il triennio 2025-2028. La Segreteria Nazionale UGL
Chimici – composta dal Segretario Nazionale Eliseo Fiorin, dal Vice Segretario Nazionale Enzo Valente e dal
Responsabile Nazionale del settore chimico-farmaceutico Fabrizio Rigoldi – insieme con la delegazione
trattante,ha ribadito l’urgenza di costruire un contratto che rappresenti una risposta concreta alle criticità
attuali e uno strumento di guida per le trasformazioni future.

L’incontro si è aperto con l’auspicio che il confronto possa evolvere in tempi rapidi verso un accordo solido,
capace di rispondere alle reali esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori, tanto sotto il profilo economico
quanto sotto quello dei diritti e della qualità del lavoro.

“Questo rinnovo – ha dichiarato il Segretario Nazionale Eliseo Fiorin – nasce da un confronto continuo e
mai interrotto. Il nostro contratto rappresenta un punto di riferimento nel panorama della contrattazione
collettiva italiana, capace di anticipare le trasformazioni e di governare il cambiamento, piuttosto che
subirlo. Anche nel recente passato, abbiamo saputo affrontare temi delicati, come quello dell’inflazione,
con responsabilità e visione.”

Fabrizio Rigoldi ha illustrato i contenuti della piattaforma rivendicativa UGL Chimici, evidenziando
l’obiettivo di costruire un modello contrattuale in grado di tutelare l’occupazione, migliorare le condizioni di
lavoro, garantire un equilibrio tra innovazione e diritti, e rafforzare la partecipazione attiva delle
rappresentanze sindacali ai processi decisionali aziendali.

Il rinnovo avviene in un contesto internazionale instabile, segnato da forti tensioni geopolitiche e da
un’Europa ancora priva di una strategia industriale condivisa. Le imprese del comparto chimico-
farmaceutico operano su mercati globali sempre più volatili, subendo gli effetti dell’aumento dei costi di
produzione, in particolare dell’energia, e di una progressiva delocalizzazione incentivata da politiche estere
più aggressive. La mancanza di un chiaro indirizzo nazionale sul fronte della ricerca, dello sviluppo e della
valorizzazione delle filiere strategiche rischia di compromettere la competitività del sistema industriale
italiano.

In questo scenario, la contrattazione collettiva deve rafforzare il suo ruolo centrale, non solo per difendere
il potere d’acquisto – messo seriamente alla prova dall’inflazione – ma anche per accompagnare le
transizioni in atto: ambientale, digitale, energetica e demografica. Il contratto dovrà garantire tutele reali di
fronte all’adozione sempre più massiva di tecnologie come l’intelligenza artificiale, promuovendo
parallelamente la formazione continua e lo sviluppo di nuove competenze.

“Il nostro impegno – ha concluso Fiorin – è costruire un contratto che guardi avanti e che ponga al centro la
persona, la dignità del lavoro e un modello partecipativo in cui le lavo- La Segreteria Nazionale UGL Chimici
lavoratrici e i lavoratori abbiano voce nelle scelte strategiche che li riguardano.”

Il prossimo incontro tra le parti è fissato per lunedì 14 aprile, sempre a Roma.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

L'Altra Notizia

You cannot copy content of this page