L’ ultima proposta legislativa, che punta ad accelerare le procedure di pignoramento, ha sollevato forti preoccupazioni tra i cittadini e le associazioni e’ quanto afferma Niccolo’ Francesconi dirigente Nazionale A.I.A.C.E . Secondo l’ Associazione Italiana Assistenza Consumatore Europeo, invece di offrire soluzioni concrete a chi vive in difficoltà economiche, questa misura rischia di aggravare ulteriormente la condizione di migliaia di lavoratori e cittadini .
In un momento storico in cui il costo della vita è in costante aumento e alcuni stipendi sono fermi da anni, diventa urgente che il Governo intervenga per garantire una soglia minima di sopravvivenza. Attualmente, per i pensionati esiste un minimo impignorabile fissato a 1000 euro: sotto questa cifra non è possibile effettuare trattenute, e solo l’importo eccedente può essere soggetto a pignoramento.
Perché serve un minimo impignorabile anche per i lavoratori?
A.I.A.C.E. chiede che lo stesso principio venga esteso agli stipendi dei lavoratori. Ad esempio, su uno stipendio di 1500 euro, il pignoramento dovrebbe riguardare solo la parte eccedente i 1000 euro — ovvero 500 euro — e su questa somma dovrebbe essere applicata la percentuale prevista (es. 5%). Oggi, invece, il 5% viene calcolato sull’intero stipendio, e in caso di più pignoramenti si può arrivare a trattenere fino alla metà della retribuzione, senza alcuna tutela minima.
Questa situazione è insostenibile: senza un minimo impignorabile, molti cittadini non riescono a coprire le spese essenziali come alimentari, affitto e bollette. È una condizione che non solo mina la dignità della persona, ma rende impossibile una vita decorosa.
La proposta della Lega di rendere i pignoramenti più rapidi ha generato forte malcontento, come evidenziato da numerosi articoli e reazioni sui social. Molti cittadini si sono detti indignati e preoccupati per le conseguenze di una misura che non tiene conto della crescente povertà e dell’instabilità economica.
A.I.A.C.E. invita il Governo e la Lega a riflettere seriamente sull’introduzione di un minimo impignorabile per i lavoratori, al pari di quanto già previsto per i pensionati. In un Paese dove le difficoltà economiche sono sempre più diffuse e il costo della vita sempre più alto, è fondamentale garantire una soglia di protezione per chi lavora.
Associazione Italiana Assistenza Consumatore Europeo
Dirigente Nazionale
Dott. Niccolò Francesconi

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