Marano: da quel mercoledì 12 febbraio ormai in Città non si parla d’altro. Scioglimento si, scioglimento no…
La Città, che provava a rialzarsi da due scioglienti consecutivi nel giro di pochi anni, è ricaduta nel panico.
Tra le strade c’è paura, paura di ritrovarsi ancora una volta con un marchio che la maggior parte dei cittadini perbene non merita.
Una Città va governata, c’è bisogno che chi faccia scelte che incideranno per i prossimi 20 anni sia espressione dei cittadini.
Marano ha già perso troppo: su 10 progetti Pics gli ex commissari prefettizi ne hanno portati a termine solo 3 con una perdita di 8 milioni di euro dato che inizialmente i fondi previsti per i 10 progetti erano 11,5 milioni di euro, ma a seguito delle varie rimodulazioni e rinunce della gestione commissariale, si sono ridotte a 3,5 milioni.
Dove nelle altre Città si aprivano cantieri ed arrivava personale grazie ai fondi PNRR, Marano restava ancora indietro con un sol progetto da portar avanti e non scelto neanche dalla politica.
Negli ultimi 15 anni Marano è stata amministrata più dallo Stato che dalla Politica e i risultati sono tangibili sul territorio.
Dopo 24 mesi di Commissariamento dovuto alla decisione di sciogliere l’ultimo Consiglio Comunale, dopo neanche due anni dall’insediamento della nuova Amministrazione si decide nuovamente di inviare una Commissione d’accesso.
Fermo restando che auguriamo buon lavoro ai tre membri della Commissione d’accesso che dovrà esaminare gli atti, ci auguriamo che il giudizio sia scevro dal passato e dalla nomea (non del tutto veritiera) che porta sulle spalle la Città.
L’Amministrazione Morra si è mossa nel solco della legalità: producendo atti che mai si erano visti effettuare dalla politica.Per la prima volta si sono fatti bandi per l’utilizzo dei beni confiscati.
Su impulso del sindaco, gli uffici competenti si sono mossi sui beni acquisiti al patrimonio comunale e dei quali nessuna precedente amministrazione politica e commissariale, ha mai provveduto ad individuare gli occupanti che li occupano senza titolo.