Alberto Büchi torna in libreria dal 5 settembre con il nuovo romanzo Non ti dirò mai addio, un noir serrato pubblicato da Arkadia Editore per la collana Eclypse.
Il protagonista è Andrea, ex carabiniere sopravvissuto alla strage di Nassirya, segnato da traumi e fallimenti – seppur romanzata in alcuni flash-back, per la ricostruzione storica dell’attentato avvenuto nel 2003 lo scrittore ha coinvolto e intervistato un tenente degli alpini che era presente ad Animal House quel giorno.
Andrea vive ai margini, con il solo cane Lizzie, quando la sua vita viene stravolta da tre eventi: il ritorno del Kosovaro, psicopatico che riemerge dal suo passato; l’arrivo di Fiamma, una ragazza di diciassette anni alla ricerca disperata dell’amica scomparsa tra droga e snuff movie; e le minacce di uno strozzino deciso a riscuotere un vecchio debito.
In questo intreccio di violenza e ricerca di senso, Andrea scoprirà che forse per lui c’è ancora una possibilità di redenzione, e che le “cose impossibili” – affetti, famiglia, amore – non sono sempre irraggiungibili.
Non ti dirò mai addio è un romanzo nato da poche parole e due personaggi, Andrea e Fiamma.
Le poche parole sono quelle della dedica: ‘Alle cose impossibili che ti fanno sentire sbagliato’. Questa è la frase che mi ha guidato nella stesura – ha spiegato l’autore.
Non si tratta necessariamente di una chiamata alla rivoluzione oppure un invito a infrangere le regole della società a cui si appartiene (perché, si sa, è l’epoca in cui viviamo che ci impone determinati limiti) per non sentirsi emarginati o in difetto; le cose impossibili possono essere semplicemente fatti o eventi che sembrano irrealizzabili, impraticabili, al di là delle nostre possibilità ma che forse sono tali solo nella nostra testa. Potremmo anche solo considerarle come pensieri bloccanti, che ostacolano la crescita individuale, o che fanno maturare paure e ostacoli interiori che idealmente non dovrebbero esserci.
Sotto le spoglie di un noir (o hard boiled), e quindi un genere con regole narrative che il lettore si aspetta sempre di trovare, ho voluto così raccontare l’amore da un punto di vista diverso dal solito, un desiderio di famiglia e di unione. Non sono cose scontate, che tutti riescono ad avere. E soprattutto possono diventare ‘cose impossibili che ti fanno sentire sbagliato’ solo per il fatto che una persona le desideri. Perché la mente funziona così: desideriamo qualcosa che, per mille motivi, non riusciamo ad avere e, presto o tardi, quel vuoto ci fa sentire a disagio con gli altri e con noi stessi, fino addirittura a farci sentire ‘sbagliati’. E, di conseguenza, farci indurire, farci perdere umanità, bloccarci.
Ma non bisogna aver paura delle ‘cose impossibili’. A volte i sentimenti e le emozioni sono come un oracolo da interpretare. E la chiave per farlo nel modo giusto può arrivare da chi meno te l’aspetti. Bisogna tenere gli occhi aperti, capire chi la vita ci mette davanti ed essere pronti a una profonda analisi di noi stessi. 
Nel mio romanzo questo s’intreccia con un passato che riemerge e da affrontare. Mi piace tener sempre presente che il fiore che sboccia in un ambiente avverso può essere persino il più bello”.
Scelto da Arkadia Editore “per la trama ben strutturata, con personaggi forti in una Milano che si scopre più violenta di quanto già non sia”, ma che acquista colore e luce poco alla volta, il romanzo porta in sé il forte amore di Büchi per il cinema, dichiaratamente debitore a opere come Léon di Luc Besson e i film di Gaspar Noé (Irréversible in primis). Ogni capitolo si apre con un brano musicale, soprattutto anni ’90, mentre la scrittura richiama i maestri del noir: da Chandler a Spillane, passando da Scerbanenco e Cormac McCarthy. Non manca un omaggio ad Andrea G. Pinketts, conosciuto personalmente dall’autore, a cui deve il nome del protagonista e il titolo, nonostante questo venga dalla voce della madre.
Un thriller/noir intenso e dal respiro cinematografico, quindi, in cui azione, mistero e violenza si intrecciano con introspezione e desiderio di riscatto, accompagnando il lettore in una Milano oscura e vibrante di musica e immagini.
 
DATI TECNICI
Non ti dirò mai addio
Alberto Büchi
Arkadia Editore
Eclypse 179
Pagine 176
Euro 16,00
Data di uscita 5 settembre 2025
ISBN 978 88 68515 829
 
L’AUTORE
Nasce a Milano nel 1978. Il cinema è il suo primo grande amore e dopo la laurea si traferisce a Londra per frequentare la New York Film Academy. Negli anni seguenti lavora come filmmaker in pubblicità, nei grandi eventi (alcuni anche in mondovisione) e insegna.
Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sulle antologie Strane Visioni (Edizioni Hypnos, 2016) e Demoni (Nero Press, 2017).
Collabora come curatore di testi classici con Crescere Edizioni, come ghostwriter e traduttore. Il suo romanzo L’Eroe delle Terre Morenti (Nero Press, 2015) è stato tradotto per il mercato statunitense con il titolo Frontier Wanderer (Caliburn Press/Siento Sordida, 2015).
È autore dei romanzi Fuoco fatuo (AlterEgo Edizioni, 2016) e L’angelo trafitto (Nero Press, 2021).
Non ti dirò mai addio è un romanzo dallo spirito cinematografico e ricco di azione, in cui si muovono personaggi di vario genere, impegnati a comporre una storia ben calibrata e dal ritmo serrato.

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