Marano: In data 28 luglio ho protocollato una formale richiesta di informazioni, ai sensi dell’art. 50 del Regolamento del Consiglio Comunale, indirizzata sia al Responsabile del Settore Igiene Urbana sia alla Comandante della Polizia Municipale.

La normativa stabilisce chiaramente che i responsabili/dirigenti hanno 10 giorni di tempo per fornire risposta alle richieste di informazioni.

Il Responsabile del Settore Ambiente ha ottemperato all’obbligo, inviandomi una risposta scritta nei termini previsti.

La Comandante della Polizia Municipale, invece, non ha mai risposto né entro i termini né successivamente fino al giorno dello scioglimento.

Nella mia richiesta avevo chiesto chiarimenti in merito a:

l’impiego degli agenti assunti tramite il progetto Terra dei Fuochi;

l’utilizzo dell’impianto di videosorveglianza;

l’uso delle foto-trappole;

le azioni di contrasto allo sversamento abusivo dei rifiuti e alla non corretta raccolta differenziata

le iniziative contro il fenomeno del cosiddetto sacchetto selvaggio;

i controlli sui condomini che espongono i carrellati H24 su suolo pubblico.

Si tratta di strumenti e iniziative importanti, ma che purtroppo non stanno producendo risultati concreti, anche a causa di una direzione del comparto che appare lento, poco reattivo e privo di una reale strategia d’intervento.

Per questi motivi nelle ore antecedenti allo scioglimento stavo inoltrando una lettera al Prefetto affinché venisse messo a conoscenza del mancato rispetto delle regole democratiche da parte di un dirigente comunale e del conseguente immobilismo amministrativo.
Non sempre, infatti, la responsabilità del degrado e della mancanza di azioni efficaci sono ascrivibili unicamente alla politica: spesso essa deriva anche da chi dirige i comparti amministrativi e per questi motivi che la battaglia continua.

Nota stampa Stefania Fanelli, coordinatrice Sinistra Italiana Marano

L'Altra Notizia

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