Marano: Il 24 novembre scorso all’indomani della firma del Decreto Ristori Ter, avevamo inviato al Comune di Marano tramite PEC alcune considerazioni e proposte sulla gestione dei Buoni Spesa stanziati per l’emergenza sanitaria in corso, sottolineando quelle che erano state le inefficienze dal bando di Marzo.
Proprio nei giorni scorsi avevamo denunciato sulla stampa locale la totale mancanza di dialogo e confronto dell’amministrazione che per l’ennesima volta si rifiutava di rispondere ad una forza politica da sempre attiva sul territorio cittadino.
Oggi, a seguito della pubblicazione del bando, quindi ci vediamo costretti a dover criticare nuovamente e ancor più duramente l’operato di questa amministrazione, del settore dei servizi sociali e dell’assessore al ramo per aver puntualmente disatteso le indicazioni che erano giunte da forze politiche e cittadinanza, emanando un bando con criteri ancora più restrittivi di quelli di marzo 2019.
Ma vediamo nel dettaglio
Avevamo sottolineato come nel precedente bando “rimaneva fuori”
✔️ chi non aveva un regolare contratto di lavoro e non poteva dunque dimostrare un calo del reddito
✔️ chi era privo dell’iscrizione anagrafica nel Comune di Marano
e che non era prevista la possibilità di acquistare prodotti per l’igiene mentre chi percepiva un qualsiasi sostegno pubblico al reddito poteva usufruire dei Buoni solo in un secondo momento, ridotti del 50‰ e qualora fossero avanzato fondi.
Per questo avevamo chiesto:
🔴 Il coinvolgimento delle associazioni e organizzazioni politiche e sociali da sempre attive in città sui temi della solidarietà e del mutualismo nella definizione del bando,
🔴 L’inclusione nella platea dei beneficiari anche dei lavoratori privi di attestazione della condizione lavorativa pre-Covid19 (come i lavoratori e le lavoratrici a nero o chi si “attiva” solo durante la stagione turistica), basandosi dunque su un solo criterio di reddito.
🔴 L’eliminazione del criterio della residenza anagrafica in particolare per chi risulta privo per ovvie questioni legate a documenti/permesso di soggiorno.
🔴 La pubblicazione immediata del bando, con progressivo aggiornamento del numero di domande ricevute e dei nuclei familiari beneficiari, ovviamente in forma anonima e aggregata;
🔴 La possibilità di acquistare beni per l’igiene personale.
Delle varie richieste soltanto quella relativa al criterio del reddito è stata accolta, ma paradossalmente la platea è stata ridotta visto che il nuovo bando prevede che può fare domanda solamente:
✅ chi ha la residenza a Marano di Napoli.
✅ chi ha un ISEE corrente inferiore ai 9000€ o in alternativa un ISEE ordinario superiore ai 9000€ ma che ha subito una diminuzione del reddito (da dimostrare)
✅ chi ha una PEC o si reca di persona a consegnare la domanda (follia in un momento dove bisognerebbe limitare al massimo gli spostamenti, per non parlare dei casi già segnalati di chi è malato di Covid e non ha la PEC e che dunque rimane gioco forza escluso)
Mentre rimane escluso chiunque percepisca un sostegno pubblico al reddito, perché si sa che questa è gente che a fine mese ci arriva in tutta tranquillità 🤬
Infine nulla è scritto per quel che riguarda i prodotti per l’igiene, nulla è detto sui criteri con cui verrà stilata la graduatoria dei beneficiari qualora le domande fossero superiori ai fondi stanziati, nulla è detto su nulla. Marano è uno degli ultimi comuni in ordine cronologico ad aver emanato il bando ma non di certo perché ci hanno lavorato bene!
Ora basta! Pretendiamo risposte ma soprattutto pretendiamo di essere ascoltati! Che la pandemia e il distanziamento sociale non siano la scusa per eliminare quei residui di democrazia che ancora ci sono in questo paese. Il territorio è di chi lo vive e vogliamo decidere!
COMUNICATO STAMPA POTERE AL POPOLO