Marano: Dal PNRR sono previsti 2 miliardi per la realizzazione delle Case di Comunità ed il rafforzamento della medicina territoriale. Attraverso la Missione 6 del PNRR si prevedono presidi di cura intermedi per implementare la rete di assistenza territoriale con gli ospedali di Comunità e le case della salute/Comunità.
Sono previsti 1350 presidi in tutto il paese.
L’ospedale resterà il luogo di cura per le patologie gravi, per le emergenze e per gli interventi chirurgici. L’ ospedale di Comunità è invece quel luogo di cura e degenza dai 20 ai 40 posti letto che accompagna il paziente alla completa ripresa.
La casa della salute/ Comunità e’ il luogo di assistenza multidisciplinare attraverso un team di medici di medicina generale e specialisti prevedendo anche la presenza di assistenti sociali. Una rete che svolge una funzione sociale.
In Italia ci sono 493 case della salute e 163 Ospedali di Comunità. In Campania è stato censito un solo ospedale e nessuna casa della salute.
La drammatica pandemia ha fatto da cornice ad una sanità ordinaria già fortemente smantellata e completamente al collasso.
Tagli , chiusura degli Psaut con la diretta conseguenza degli affollamenti nei pronto soccorso, chiusura di interi presidi ospedalieri, accorpamenti di reparti specializzati, diminuzione dei posti letto negli ospedali, riduzione dei posti letto hanno determinato che per gestire l’ emergenza la Regione Campania è intervenuta sulla sanità ordinaria con provvedimenti che hanno compromesso il diritto alla cura per tutti con la sospensione delle convenzioni regionali ai centri accreditati, la sospensione dei ricoveri programmati, il rinvio di visite e terapia di medicina preventiva . Ospedali e presidi di pronto al collasso , completamente in affanno.
Durante la pandemia è mancata la filiera della presa in carico delle famiglie in quarantena con ammalati Covid.
A Marano , ed in altri territori erano istituiti gli PSAUT ( presidi di primo soccorso territoriale) che svolgevano un funzione essenziale sul territorio.
Una delibera del direttore generale dell’ Asl Na 2 Nord nel 2012 ne decreto’ la chiusura, in un’ottica ottica di razionalizzazione della spesa chiesta dal governo regionale. Siamo stati parte integrante di una grandissima mobilitazione avverso quel provvedimento.
Quei presidi erano punti di riferimento importante per l’assistenza di prossimità in modo particolare per le persone anziane, sole e piu’ fragili.
Nonostante una sentenza del Consiglio di Stato, che dichiaro’ illegittima la delibera di chiusura imponendone la riapertura, non è stato mai riaperto.
Abbiamo presentato interrogazioni parlamentari , interrogazioni in consiglio comunale ma sembrava che la mancanza di fondi fosse uno scoglio insormontabile.
Oggi questa occasione non si può perdere.
In Campania sono previsti dal PNRR 37 Ospedali di Comunità olte ai 16 gia’ previsti dal Piano regionale di assistenza sanitaria territoriale. Tanti territori si stanno già attivando. Si sono riuniti Sindaci, si sono creati comitati. Il 26 ottobre in Consiglio Regionale è stata approvata una mozione per l’avvio di azioni che ne prevedano l’istituzione nella zona dell’ Asl Na 3.
E il nostro territorio?
Pomigliano D’Arco avrà il suo ospedale di Comunità. Il lavoro dal basso di un comitato di cittadinanza attiva ha dato i suoi frutti. E la voce del nostro territorio arriva in consiglio regionale?
L’ Intera area nord non perda questa opportunità. I Sindaci , le istituzioni tutte chiedano un immediato incontro in Regione per candidare i nostri territori ad ospitare Ospedali e case di Comunità.
Le istituzioni regionali del nostro territorio se ne facciano carico con la speranza che almeno questo appello non cada nel vuoto.
Stefania Fanelli già consigliere comunale di Sinistra Italiana Marano
Le attiviste e gli attivisti di Sinistra Italiana Marano