MARANO, LO STADIO COMUNALE? Cosa non è stato fatto e cosa si può e deve fare
Lo Stato non si arrenda !

In un contesto dove quella che sta venendo meno è proprio la partecipazione civile, lo sport deve tornare a essere strumento di legalità vera, di riscatto sociale e di ricostruzione del senso comunitario.
Restituire lo stadio comunale a Marano significa restituire fiducia, dignità .
✅FACCIAMO UN PASSO INDIETRO

In passato sono stati stanziati fondi per lo stadio comunale: 320 mila euro e 380 mila euro. Risorse reali, con decreti ministeriali già approvati, che dovevano essere assegnate dalla Regione Campania, anche dopo lo stralcio dei progetti dai fondi PICS.
Abbiamo più volte chiesto chiarezza e trasparenza, ma le risposte non sono mai state esaustive. Oggi, ancora una volta, domandiamo: che fine hanno fatto quei fondi?
Erano inseriti per anni nei Piani Triennali delle Opere Pubbliche, poi sono spariti. Possiamo ancora recuperarli?
È una vicenda che denunciamo da tempo. Abbiamo assistito, impotenti ma mai silenziosi, all’eutanasia di un complesso sportivo che un tempo rappresentava orgoglio e identità per Marano: un luogo vivo, dove si sono svolti meeting internazionali di atletica leggera, dove si allenava il Napoli, dove centinaia di studenti hanno scoperto il valore dello sport come scuola di vita.
In quello stadio tanti ragazzi hanno imparato il rispetto delle regole, il gioco di squadra, la solidarietà, il senso più autentico del fare comunità.
Oggi, invece, restano porte chiuse, erba incolta , luogo di degrado e promesse disattese.
Eppure lo sport a Marano è stato, e deve tornare a essere, uno strumento di riscatto, di legalità e di inclusione sociale.
Lo sport unisce, educa, cura. È un linguaggio universale di pace, di accoglienza delle differenze, di benessere collettivo.
✅ L’ amministrazione Morra dopo aver dichiarato di voler reperire risorse esclusivamente pubbliche nella seduta del 19 marzo 2025 durante la discussione sul Piano Triennale delle Opere Pubbliche su cui lo interrogai molto dichiarò che stava lavorando ad un percorso per un project financing in virtù dell’ approvazione del nuovo codice dei contratti pubblici. Percorso interrotto con lo scioglimento
✅ COSA SI PUÒ E DEVE FARE OGGI
Per recuperare ciò che è stato perso, per non consentire ancora che alla città di Marano venga negato il suo stadio, e per evitare di ripetere gli stessi errori, bisogna agire con lungimiranza.
Si potrebbe ricorrere al prossimo bando “Sport e Periferie” o ad altre forme di finanziamento, ma questa volta con una progettazione esecutiva già pronta.
Il Comune non deve farsi trovare impreparato.
Esiste già la possibilità di accedere anticipazioni al Fondo di rotazione della Cassa Depositi e Prestiti, pensato proprio per finanziare le progettazioni esecutive.
Così come è stato pensato dall’ amministrazione uscente per la scuola di San Rocco, perché non utilizzare lo stesso strumento anche per lo stadio comunale?
Solo con un progetto pronto e credibile sarà possibile partecipare ai bandi, ottenere i fondi e restituire finalmente ai cittadini di Marano un impianto sportivo dignitoso e funzionale.

Noi non ci arrendiamo.
Continueremo a batterci, con determinazione perché Marano torni ad avere uno stadio degno della sua storia e dei suoi giovani.
Lo dobbiamo a questa comunità ferita ma viva, a chi crede ancora nella buona politica e in una città che merita rispetto.

Stefania Fanelli Coordinatrice Sinistra Italiana Marano

L'Altra Notizia

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